Respirare è la prima cosa che facciamo quando nasciamo ed è l’attività che ci accompagna in ogni momento della nostra vita. L’unica funzione biologica senza la quale non possiamo sopravvivere per più di pochi minuti. Quello che non sappiamo, però, è che lo facciamo male: respiriamo scarsamente, con il 50% della capacità polmonare, e questa modalità ristretta influenza la nostra salute, sia fisica che mentale. Respiriamo naturalmente ma non consapevolmente, cadendo in balìa di stati di ansia, stress, tensione perenne, senza capire come uscire da questo circolo vizioso fatto di continue accelerazioni, apnee e rincorse senza sosta.
Ma imparare a respirare consapevolmente è possibile: con metodo e costanza, anche solo per cinque minuti al giorno e senza stravolgere la propria vita, la pratica del respiro consapevole ci aiuta a riaddestrare il cervello, disimparare a respirare come l’abbiamo sempre fatto e iniziare a guarire.
È proprio questo il punto da cui Lucia Giovannini, autrice internazionale di best seller che aiutano a vivere meglio e speaker motivazionale, inizia per introdurre il tema de Il soffio che guarisce (in libreria dal 27 settembre per ROI Edizioni): la pratica del respiro consapevole come pronto soccorso contro la tensione cronica da cui siamo afflitti e ritrovare l’equilibrio, perché “il pilastro mancante della salute è il respiro. Tutto inizia da lì”.
Gli studi degli ultimi 30 anni evidenziano un aumento esponenziale di ansia e stress: stati emotivi spesso invalidanti causati da diversi fattori, molti dei quali prima inesistenti: la tecnologia e i social network, l’esposizione continua a notizie negative da parte dei media, nuovi stili di vita con routine quotidiane impegnative, il mondo sempre più frenetico in cui viviamo e da cui siamo costantemente sollecitati a fare di più, dare di più, esserci di più. Così, nell’epoca della performance, il benessere passa in secondo piano: viviamo in un costante stato di sopravvivenza in cui non siamo più in grado di capire quando siamo arrivati al limite delle nostre capacità, fisiche e mentali, spostando l’asticella sempre più in là, e iperstimolando il nostro sistema nervoso. In questo status siamo sopraffatti da emozioni come paura, rabbia, ansia, panico o depressione e, incapaci di controllarle o gestirle, ci ritroviamo in un completo sequestro emotivo. Per avviare il processo di guarigione è fondamentale riuscire ad abbandonare lo stato di sopravvivenza e avvicinarsi a quello di rilassamento.
La connessione mente-corpo non è a senso unico: le emozioni, i pensieri, le risposte subconscie e anche i traumi – sia quelli legati al passato che quelli recenti – influenzano chiaramente la nostra biochimica, la nostra fisiologia e la nostra esperienza di salute e malattia. Allo stesso tempo, la nostra biochimica influenza nettamente le nostre emozioni e i nostri pensieri. Questo ha un ascendente profondo sul nostro stato d’animo e su chi siamo nella nostra interezza.
Il soffio che guarisce è un manuale pratico per imparare a sfruttare i benefici e le potenzialità del respiro consapevole: capitolo dopo capitolo, Lucia Giovannini esplora le pratiche e le tecniche di respirazione per comprendere come disattivare il sistema d’allarme sempre attivo dentro di noi, come smettere di trattenere il respiro, per rallentare, acquisire consapevolezza del proprio corpo e rieducare il proprio cervello, ritrovando l’equilibrio naturale tra sistema simpatico e parasimpatico e persuadendolo che non siamo sempre in pericolo.
Conoscere i fattori che condizionano il respiro è fondamentale per migliorare la pratica quotidiana: “Quando ti prendi il tempo di rallentare e di respirare in modo consapevole, profondo e lento, stai dicendo al tuo cervello che è tutto a posto. Allora il cervello comunica al corpo che è sicuro rilassarsi”: sostiene Lucia Giovannini, che ne evidenzia alcuni in particolare, sette esterni (attività fisica, posizione del corpo, condizioni ambientali, abitudini di vita, stato di salute, farmaci) e tre interni (influenza delle emozioni, bisogno di ossigeno e respirazione volontaria) da cui partire per stare meglio.
La regolazione consapevole del respiro consente di influenzare le reazioni emotive, gestendo quelle più minacciose per il nostro benessere, come ansia, stress, paura, attacchi di panico.
Il testo è costellato di numerosi esempi pratici: rimandi interattivi per eseguire passo dopo passo esercizi di respiro e, nei capitoli finali, riporta 21 pratiche specifiche studiate per utilizzare il respiro consapevole. Esercizi accessibili a chiunque per attivare la risposta naturale di rilassamento, liberare la tensione accumulata nel corpo e nella mente e sviluppare un’attitudine che supporti un flusso energetico positivo.