Sempre pubblicato con More Stories, il nuovo libro della scrittrice torinese si intitola La libreria delle storie
rimaste e come genere si colloca tra il romance e la Up Lit.
“Non è la continuazione de La bambina che annusava i libri, ma a chi è piaciuta forse potrebbe apprezzare –
ha dichiarato l’autrice. Gli elementi sono: la campagna inglese, vecchie librerie, libri, tè e biscotti, gatti,
romanticismo e un pizzico di magia”.
Da Londra a Bibery, un paesino di poche anime immerso nelle campagne inglesi.
Amabel non avrebbe mai pensato di finire proprio lì, a lavorare in una vecchia libreria… con tanto che i libri
a lei proprio non piacciono, o meglio… le fanno molta paura. Ma Emily, la proprietaria della “Libreria delle
storie rimaste”, è una cara vecchietta, dopotutto, che passa il tempo a sfornare biscotti e coccolare la sua
banda di gatti. E Amabel non ha alternative, se non quella di adeguarsi alle bizzarrie della padrona della
libreria e dei suoi concittadini; tra cui l’affascinante Albert, il veterinario dagli occhi blu che sembra tanto
determinato a vincere le ritrosie di Amabel e farle smettere una volta per tutte di portare vestiti costosi e
tacchi alti.
Tra Amabel e Albert sono scintille dal primo incontro, ma sarà proprio lui, vedovo con due figli, a insegnarle
a sorridere delle piccole cose e farle accantonare le abitudini un po’ snob della vecchia Londra.
Ma Amabel può davvero vivere a Bibery? Immersa nei libri e in un posto che sembra sempre sull’orlo della
bancarotta? Senza contare quelle strane cose che sembrano succedere di notte nella libreria e che le fanno
intendere che ci sia più di un mistero da svelare…
In un caleidoscopio di personaggi divertenti e stravaganti, tra biscotti pronti a cambiare sapore a seconda
di chi li mangia, torte, libri, gatti e sorrisi prende vita una storia che profuma di amore e magia.