Messina 15 Gennaio -“Amaro Sorpresa” oggi per i telespettatori e per l’autore e conduttore della trasmissione “AMARA TERRA MIA” Franco Arcoraci, a causa della censura di Facebook per la puntata andata in onda Venerdi 14 Gennaio sulla rete televisiva TELESPAZIO MESSINA ICN 611.
L’autore Franco Arcoraci -dichiara- di aver inviato, tramite l’Avvocato Antonio D.F. Giardina, atto di diffida a FACEBOOK (Facebook Italy S.r.l. e Facebook Ireland Limited) perché venga immediatamente ripristinato il contenuto del post pubblicato sull’omonima PAGINA FACEBOOK “AMARA TERRA MIA” e relativo al video della puntata della medesima trasmissione di approfondimento di fatti di cronaca andata in onda nella serata del 14 gennaio u.s.
Infatti, lo stesso Arcoraci – soprattutto in ragione della segnalazione ricevuta da parte di innumerevoli utenti FACEBOOK che cercavano inutilmente il relativo link della trasmissione – constatava la rimozione del post che faceva riferimento alla puntata del 14 gennaio u.s., nonché del link che consentiva di poter visualizzare la trasmissione televisiva.
La puntata del 14 gennaio, fra l’altro, vedeva il lancio di una nuova rubrica televisiva affidata allo stesso Avvocato Giardina – “L’AVVOCATO RISPONDE”, nella quale, in risposta ai quesiti legali posti dai telespettatori, l’esperto fornisce dei chiarimenti – in cui si parlava della normativa e giurisprudenza in materia di indennizzo e risarcimento del “danno conseguente a lesioni o infermità permanenti alla integrità psico-fisica dovute alla somministrazione di vaccini obbligatori o anche solo raccomandati”.
“Va detto che non si conoscono le ragioni di diritto e/o fatto che abbiano indotto il gestore del noto social-network a rimuovere tale contenuto, in quanto mai comunicate (né prima, né dopo), ma fin d’ora si è denunciata l’illegittimità di tale comportamento, in violazione del principio di libera manifestazione del pensiero ex art. 21 Cost. e della medesima disciplina codicistica in materia di contratti, chiedendo l’immediato ripristino dei contenuti illecitamente ed arbitrariamente rimossi e, preannunciando, in caso contrario, l’esperimento di azioni cautelari e d’urgenza innanzi all’Autorità Giudiziaria-conclude Arcoraci-“