Al centro dell’intesa la tutela del potere d’acquisto delle retribuzioni, con un incremento salariale mensile di 21,43 euro (a parametro 137) con decorrenza 1° dicembre 2019 e lo slittamento al 1° gennaio 2021 del versamento del contributo a carico dei lavoratori per il finanziamento del Fasa, il fondo sanitario integrativo del settore.
Fai, Flai e Uila giudicano positivamente l’accordo sottoscritto nell’ottica di una ricomposizione del tavolo nazionale unitario per il rinnovo del Ccnl dell’industria alimentare.