Un utilizzo più mirato della tecnologia – dall’impiego della moderna robotica allo sfruttamento dell’intelligenza artificiale – col fine di incrementare la produttività, in linea con la crescita della popolazione mondiale. È il messaggio contenuto nella dichiarazione finale dei ministri dell’Agricoltura, al termine del G20 di Niigata, nella prefettura a nord ovest del Giappone, il primo degli appuntamenti ministeriali che condurranno al vertice dei Capi di Stato di fine giugno a Osaka.
“Innovazione e conoscenza saranno sempre più fondamentali per la sostenibilità della crescita nel campo della resa alimentare”, recita il comunicato, che ribadisce ‘l’enorme potenziale dell’agricoltura a livello globale’ grazie all’uso delle più raffinate tecniche di produzione del cibo. In base a uno studio statunitense di settore del 2017, ancora oggi circa 821 milioni di persone nel mondo, l’equivalente di un abitante su 9 del pianeta, non hanno cibo sufficiente per sfamarsi, o che gli consenta di condurre una vita salutare.
A questo riguardo, i governi delle 20 nazioni partecipanti a Niigata – che rappresentavano una quota dell’80% del commercio mondiale – hanno concordato di ridurre lo spreco alimentare, accordandosi nelle dichiarazioni di prassi di combattere la fame nel mondo e promuovere i metodi più efficaci di agricoltura sostenibile. La dichiarazione comune si è riferita anche all’importanza del monitoraggio della salute degli animali e delle specie vegetali, in particolare alla luce dei casi di afta epizootica provenienti dall’Africa e gli ultimi episodi di febbre aviaria altamente patogena.
A rappresentare l’Italia a Niigata, il ministro delle Politiche agricole, alimentari, forestali e del Turismo, Gian Marco Centinaio, promotore di efficaci sinergie fra le proposte agroalimentari del nostro paese e le offerte turistiche, intese come fattore di crescita e valorizzazione in primo luogo delle zone rurali. “Grazie all’impegno del ministro Centinaio, l’Italia ha ottenuto il riconoscimento delle potenziali sinergie fra agricoltura e turismo come fattore di crescita e valorizzazione delle zone rurali”, afferma in un tweet il ministero.