Caseus Veneti è stato un successo. Il primo grande evento regionale che si propone post lockdown ha incontrato fin dalle prime ore di domenica un pubblico ordinato, rispettoso e attento. Un’affluenza che prima di sera si prefigge di superare ogni record e viene letta come un segnale forte che stimola e gratifica gli organizzatori e indica quanto i visitatori siano interessati all’appuntamento enogastonomico. Un’edizione segnata positivamente anche dalla forte vicinanza regionale che ha dichiarato la volontà di un impegno ulteriore per le prossime edizioni, soddisfatte inoltre le aziende produttrici presenti e gli sponsor grazie anche alla forte presenza di visitatori fuori regione.
Ad indicare il vasto patrimonio caseario veneto i 403 formaggi in gara suddivisi in 38 produzioni casearie e 11 formaggi di fattoria, 49 medaglie in tutto che sono state consegnate alle produzioni più meritevoli (15 a Vicenza, 17 a Treviso, 7 a Verona, 3 a Belluno,4 a Padova e 3 a Venezia).
A selezionare ulteriormente i vincitori ci hanno pensato la giuria aurea, formata da chef giornalisti di settore e blogger, e la giuria popolare, formata da visitatori, i quali dopo aver analizzato le produzioni hanno indicato un migliore assoluto per categorie.
Tutti sold out ancora prima del taglio del nastro i quarantacinque appuntamenti di degustazione previsti per le due giornate, vincente la scelta di un percorso a senso unico che ha accompagnato i visitatori lungo tutto il parco di Villa Contarini senza intoppi e ingorghi grazie agli ampi spazi. Veri protagonisti i Consorzi di Tutela dei formaggi DOP del Veneto: Grana Padano, Asiago, Casatella Trevigiana, Montasio, Monte Veronese, Piave, Provolone Valpadana e Mozzarella STG ma anche decine di prodotti tipici che hanno incorniciato l’evento e gli sponsor che hanno permesso la realizzazione dello stesso.
Un concorso regionale che ambisce quindi a diventare qualcosa di più e che ha tutti i presupposti per avvicinarsi ai grandi appuntamenti nazionali e internazionali dedicati al comparto caseario. Fondamentale inoltre la collaborazione con le regioni vicine, quest’anno per la prima volta presente lo stand del Friuli – Venezia Giulia, che con il Veneto condivide il territorio di produzione del Formaggio Montasio DOP.
“Il lavoro da fare è ancora tanto – afferma Terenzio Borga, presidente Aprolav – ma questa edizione ci invita ancora una volta a pensare in grande e sottolinea quanto la gente sia interessata ad appuntamenti di questo calibro, siamo una regione che trasforma il 58% del latte prodotto in formaggi Dop e che produce 4 milioni di forme di formaggio Dop ogni anno, dobbiamo far conoscere a tutti la qualità delle nostre produzioni”