La Toscana è la terra per eccellenza dell’olio extravergine d’oliva, conosciuto anche come EVO. Incarna l’essenza di questa terra dove il clima mite, le verdi colline e l’influenza del mare creano un mix perfetto per coltivare e portare sulla tavola dei sapori unici. La tradizione toscana dell’olio d’oliva, così come quella del vino, rappresentano un vero e proprio culto, tramandato di generazione in generazione in un processo che va dalla cura della pianta, al processo di raccolta, alla spremitura e all’imbottigliamento, fino alla cucina. Un viaggio nella cultura enogastronomica che vale la pena vivere durante la bella stagione da settembre a ottobre, quando le giornate sono ancora lunghe e ci si prepara alla raccolta: sono tantissimi infatti i frantoi o gli agriturismi che organizzano dei percorsi ad hoc per conoscere il mondo dell’olio extra vergine d’oliva. Questo prodotto si differenzia dagli altri perché è il più naturale che si possa ottenere, una vera e propria spremuta di olive, ottenuta esclusivamente mediante procedimenti meccanici. L’olio EVO, per essere definito tale, deve avere infatti delle caratteristiche chimiche e fisiche ben definite secondo regolamenti comunitari che ad esempio richiedono un’acidità inferiore allo 0,8% e l’assenza di difetti ad un esame organolettico.
Quest’oro verde di qualità certificata, caratterizzato da un sapore pungente, vegetale e amaro, ha un gusto deciso che ben si accompagna col pane leggermente abbrustolito: i toscani la chiamano “fettunta” e rappresenta uno dei migliori modi per assaporare l’olio EVO e imparare a distinguerne le diverse sfaccettature. Oltre all’esperienza sul campo per conoscere tutti i segreti della pianta d’ulivo, vale la pena visitare i frantoi fiorentini con alle spalle anni di storia ed esperienza o ancora visitare le fattorie disseminate nelle colline tra Firenze, Pisa e Livorno e imparare a degustare l’olio per scoprire le diverse sfumature in base alla zona di produzione che non solo cambia da regione a regione, ma anche da città a città all’interno della Toscana stessa. Una tecnica ben definita che molto ricorda quella del vino e che richiede uno studio accurato: sono tantissime le ricette tipiche della campagna fiorentina che sono caratterizzate dall’olio EVO che aggiunge al piatto un elemento caratteristico e deciso. Dalla ribollita di Barberino Val d’Elsa al fagiolo zolfino di Reggello, fino ai menù studiati ad hoc delle fattorie tra Bagno a Ripoli, Calenzano, Montaione, San Casciano e Tavarnelle in Val di Pesa o lungo la strada dell’olio e del vino del Montalbano.
Un’occasione unica per imparare facendo esperienza a stretto contatto con la natura, toccando i frutti con mano e visitando le aziende agricole che da decenni portano avanti la tradizione: assaggiare, vedere i macchinari, sentire il racconto di chi produce e riconoscere i sapori nei piatti gourmet. Dalla raccolta alla tavola, un tour da vivere e assaporare nella bellissima campagna fiorentina. Conoscere l’olio significa conoscere il territorio, partendo dalle città d’arte fino ad arrivare alla campagna, passando per borghi antichi e imbattendosi in trekking spettacolari lungo le colline. Sicuramente il mese di settembre è uno dei momenti ideali in cui concedersi un soggiorno a Firenze e vedere gli ulivi nel pieno della loro bellezza, pronti per la raccolta di ottobre.