Non si placa la tensione sui titoli di Stato europei e soprattutto su quelli dei Paesi con i debiti maggiori: il rendimento del Btp a 10 anni italiano sale di 25 punti base e ha toccato la soglia del 4%, aggiornando i livelli più alti dalla fine del 2013. Lo spread con il Bund tedesco di pari scadenza ha raggiunto i 239 punti base, ritoccando i massimi da oltre due anni.
In Piazza Affari, sempre ‘maglia nera’ Saipem (-10% con l’accorpamento delle azioni ordinarie e risparmio), seguita da Nexi che cede il 6%. Sempre male in genere le banche (Banco Bpm e Intesa -4%), con Unicredit che limita i danni in calo sotto i due punti percentuali. In controtendenza Recordati e Pirelli, che salgono attorno al punto percentuale.
Crollano le Borse in Asia, intimorite dall’inflazione USA superiore alle attese e con le rinnovate restrizioni Covid-19 in Cina che pesano sulla propensione al rischio degli investitori. L’indice MSCI Asia Pacifico scende fino a -2,4%, i listini di Hong Kong (-3,39% in corso), Giappone (-3%) e Corea del Sud (-3,4%) sono stati tra i maggiori ribassisti. I titoli nel sud-est asiatico sono stati relativamente resilienti, con i benchmark a Singapore e nelle Filippine in calo di meno dell’1%. Contengono le perdite anche Shanghai (-1,2%) e Shenzhen (-0,8%). Gli occhi sono puntati sulle prossime mosse della Fed.