(ANSA) – MILANO, 14 MAG – “Salari da fame e mancanza di
diritti nel turismo”: questa la denuncia del segretario generale
della Cub, Marcelo Amendola, che spiega “anche per questo motivo
venerdì 20 maggio saremo in piazza per lo sciopero generale e
sociale indetto dalle sigle sindacali di base, associazioni e
movimenti di cittadini e lavoratori”.
Vi prenderanno parte lavoratori, pensionati e studenti che “intendono far sentire forte la propria voce per dire no agli
investimenti in armi a scapito di quelli sociali”, sottolinea.
In particolare il problema del comparto turistico “è
rappresentato dai bassi stipendi, dalla mancanza di
ammortizzatori sociali specifici per gli stagionali e del
rispetto dei diritti dei lavoratori, di una seria programmazione
per gli investimenti in infrastrutture, della necessaria
formazione oggi totalmente inesistente, scarsa o fasulla”.
Più in generale riguardo l’invasione russa dell’Ucraina per
Amendola “la guerra produrrà, e già produce, gravi ricadute a
livello economico di cui ora vediamo solo la punta dell’iceberg,
ma che nel prossimo futuro provocheranno ulteriore povertà,
chiusure di aziende e licenziamenti, andando nella direzione
opposta rispetto a seri e corposi investimenti nel welfare,
nella scuola pubblica e in generale nel mondo del lavoro, con
l’Italia, unicum in Europa, dove negli ultimi anni i salari
hanno progressivamente perso valore con un potere d’acquisto che
si riduce ogni giorno di più a fronte di un costo della vita che
non accenna a diminuire, anzi”. (ANSA).
Fonte Ansa.it