«Il Comitato congiunto del Settore vino, che vede la partecipazione delle amministrazioni e delle organizzazioni dei produttori di Francia, Spagna e, dall’ultima riunione, anche dell’Italia, ha previsto una serie di istanze che Confagricoltura sostiene con convinzione e che aveva avanzato da tempo. Apprezziamo molto, quindi, questo orientamento e confidiamo in un accoglimento di tali richieste a livello comunitario», è il commento di Michele Pace Perusini, presidente della Sezione economica viticola di Confagricoltura Fvg la decisione del Comitato in occasione della recente riunione alla quale ha partecipato anche Confagricoltura, per una transizione agevole dai programmi di supporto attuali a quelli futuri, così come l’introduzione, fra gli obiettivi della promozione, del consolidamento dei mercati e in particolare la richiesta di proroga per l’utilizzo delle autorizzazioni agli impianti vitati in scadenza nel 2021.
Su questo ultimo punto le amministrazioni di Italia, Francia e Spagna hanno annunciato una lettera congiunta alla Commissione Europea per evidenziare l’importanza di estendere di un altro anno la validità delle autorizzazioni all’impianto in scadenza nel 2021 che i viticoltori non riescono a utilizzare per la difficile congiuntura economica legata al Covid.
«Abbiamo supportato in tutte le sedi nazionali e comunitarie questa richiesta – prosegue Pace Perusini – e annotiamo con grande favore l’iniziativa e lo spiraglio che sembra sia stato aperto dalla Commissione, come annunciato nell’ultima riunione del Comitato congiunto di settore. La Commissione, infatti, ha lasciato intendere che accoglierebbe la nostra richiesta modificando il testo comunitario per concedere la proroga di almeno un anno. Se confermato, sarebbe un grande successo per l’Italia ottenuto grazie al lavoro congiunto e alla tenacia dell’amministrazione che ha preso in considerazione le nostre richieste», conclude Pace Perusini.
Da notare che l’adesione ufficiale dell’Italia al Comitato congiunto del Settore vino insieme alla Francia e alla Spagna ha consolidato i rapporti fra i tre Paesi europei che, insieme, rappresentano l’85% della produzione comunitaria.