di Carola Parano
L’ Idf, l’esercito israeliano, entra vicino ai villaggi del Sud del Libano, ma perché?
Si aspettava da venerdì dopo la eliminazione di Nasrhallah che i carrarmati entrassero nella terra dei Cedri lungo la linea blu per eliminare la parte che si collega da sotto ad Israele.
Così la zona diventa militare quindi, senza pass non si entra.
L’ idf si organizza in modo top secret e quindi off limits, a stampa e interessati a vario titolo.
L’ esercito del Libano nel frattempo si allontana di diversi km dal confine a testimonianza che l’area è stata liberata e occupata dall’esercito israeliano .
È noto che già da luglio si organizzava l’ingresso, non come invasione senza meta, ma solo con l’obiettivo di eliminare tunnel, avamposti, bunker, così da provare a cancellare hesbollah fino al fiume Litani, come previsto dalla risoluzione ONU.
Solo così si eviterebbe lo stillicidio di razzi e di morti civili, meglio far arretrare il Libano di 29 km fino alla striscia blu.
E i 70 mila sfollati del 7 ottobre tornerebbero a casa .
E l’Italia ?
L’ambasciatore italiano a Beirut in modo altamente professionale e istituzionale ha specificato che:
“l’idf non sta entrando a caso, ma sta ammassando il contingente a sud così che è solo un attacco diretto, e solo a hezbollah”
Che ci stanno a fare 1200 italiani a fare da cuscinetto, non si comprende, visto che hezbollah è stato tranquillamente ad organizzare tunnel e attività di disturbo ad Israele.
E dire che proprio il governo sionista sta combattendo facendo il lavoro sporco per proteggere anche e sopratutto l’occidente .
Contemporaneamente, Netanyahu chiede al popolo iraniano, nobile popolo persiano, di reagire e di comprendere che Israele può arrivare ovunque.
L’ha già dimostrato con i cercapersone e con una enorme tela del ragno attraverso tecnologie e infiltrati dentro il terrore .
Vedremo se l’ Iran troverà una dimensione pacifica magari con l’aiuto di Riad.
Immagine : Fonte ansa