Anche in Piemonte parte la prima edizione di BPCO ZERO WEEK , l’evento nazionale che dal 13
al 17 marzo mette a disposizione dei pazienti con BPCO consulenze gratuite in 40 Centri specialistici, prenotabili
da oggi al Numero Verde 800 628989.
L’iniziativa, patrocinata da Associazione Italiana Pneumologi Ospedalieri (AIPO-ITS), Società Italiana di
Pneumologia (SIP/IRS), Associazione Italiana Pazienti BPCO Onlus, FederASMA e ALLERGIE Odv – Federazione
Italiana Pazienti e Respiriamo Insieme – APS, e realizzata con il supporto non condizionato di AstraZeneca, ha
l’obiettivo di sensibilizzare i circa 3 milioni e mezzo di pazienti con BPCO in Italia 1 sull’importanza di una
corretta informazione sulla patologia e sui possibili rischi legati a una sua sottovalutazione e gestione non
adeguata nell’ottica del sostegno al paziente e di una migliore gestione della propria malattia.
“La BPCO ZERO WEEK nasce con la volontà di sensibilizzare e informare pazienti, e non solo, su una patologia
fortemente impattante sulla qualità della vita, ma anche sui possibili rischi correlati a una sottovalutazione dei
suoi sintomi e gestione non adeguata e sull’importanza di una corretta aderenza alle terapie, necessaria per il
controllo della propria patologia“. dichiara Salvatore D’Antonio, Presidente Associazione Italiana Pazienti BPCO
Onlus. “Siamo felici di poter offrire, grazie all’attività volontaria degli specialisti aderenti, un aiuto concreto ai
pazienti affetti da BPCO, che avranno l’occasione di effettuare, in modo facile e gratuito, una valutazione
specialistica di controllo dello stato della malattia e ricevere consigli e informazioni utili alla sua gestione”.
Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) nel mondo vivono 65 milioni di persone con una diagnosi
di BPCO di grado moderato o severo che causa circa il 55% delle morti per malattie respiratorie. In Italia, questa
patologia colpisce circa il 5,6% della popolazione adulta, anche se probabilmente i numeri sono molto più
elevati: la BPCO è infatti ampiamente sotto-diagnosticata o non riconosciuta precocemente, la diagnosi spesso
avviene soltanto nelle fasi più avanzate, spesso in occasione di un ricovero ospedaliero per riacutizzazione;
inoltre, i pazienti stessi tendono a sottostimare la sintomatologia e a minimizzare i segni precoci di una
progressiva perdita della capacità respiratoria. BPCO ZERO WEEK si propone di fornire a pazienti e familiari
informazioni corrette sulla malattia e sulla sua gestione, rendendoli consapevoli di quanto siano importanti
EVENTO REALIZZATO DA IN PARTNERSHIP CON l’intervento precoce sulla patologia, l’adeguamento degli stili di vita, l’utilizzo di terapie farmacologiche mirate e l’aderenza alla terapia prescritta.
La Global Initiative for Chronic Obstructive Lung Disease (GOLD) definisce la BPCO come una condizione
polmonare eterogenea, caratterizzata da sintomi respiratori cronici (fatica a respirare, tosse, catarro e
riacutizzazioni), dovuti ad alterazioni delle vie aeree e/o alveolari che causano un’ostruzione persistente e spesso
progressiva del flusso aereo. In presenza di sintomi tipici, la diagnosi deve essere confermata dall’evidenza alla
spirometria di ostruzione respiratoria non completamente reversibile.
Il danno causato dalla BPCO non riguarda solo i polmoni ma va oltre, e per questo la BPCO è stata anche
descritta come una patologia cardiopolmonare. È noto che la BPCO ha un forte impatto a livello
cardiovascolare (CV), infatti molti pazienti sviluppano patologie CV durante il decorso della malattia. Tanto è
vero che, anche nella BPCO di grado moderato, le malattie CV rappresentano una percentuale rilevante della
mortalità e fino al 44% dei decessi in pazienti con BPCO è imputato a cause CV.
“La progressione della BPCO è molto eterogenea e vi giocano un ruolo sia fattori genetici che ambientali. Il fumo
di tabacco è il principale fattore di rischio, con circa il 50% dei fumatori che sviluppa la patologia nel corso della
vita 11 ” dichiara Roberto Prota, Direttore SC Pneumologia e Unità di Terapia Semi-Intensiva Respiratoria
dell’Ospedale Mauriziano di Torino. “E le riacutizzazioni della BPCO, definite come un peggioramento dei
sintomi che si verifica in meno di 2 settimane, sono indicatori chiave della progressione di malattia. Oltre ad
accelerare il declino della funzionalità respiratoria e ad essere la principale causa di ricovero ospedaliero per
BPCO, le riacutizzazioni aumentano il rischio di eventi cardiovascolari, come infarto miocardico e ictus, e
incidono pesantemente sulla qualità di vita, la prognosi e la mortalità dei pazienti; per questo, è importante
riconoscerle e intervenire in modo adeguato così da prevenirne il loro verificarsi in futuro”.
Oggi è opportuno attuare precocemente una terapia perché la patologia è prevenibile e trattabile. Gli obiettivi
principali del trattamento sono la riduzione dei sintomi e del rischio futuro di progressione, riacutizzazioni e
infine, mortalità. La terapia farmacologica, che va personalizzata in base alle condizioni cliniche e anche alle
preferenze del paziente, può consentire di raggiungere questi obiettivi, riducendo i sintomi, diminuendo sia la
frequenza che la gravità delle riacutizzazioni e migliorando la tolleranza all’esercizio e lo stato di salute
generale; ci sono inoltre evidenze di effetti benefici sul declino della funzionalità polmonare e sulla mortalità.
“Intervenire precocemente sul decorso della BPCO può rallentarne la progressione e migliorare la qualità di vita
dei pazienti. La terapia, quindi, dovrebbe essere rivalutata e “aggiustata” periodicamente in base alla risposta
clinica e funzionale ottenuta” commenta Alessandro Oliva, Dirigente Medico presso l’Ospedale Mauriziano di
Torino. “Due ampi studi clinici randomizzati hanno recentemente evidenziato come la triplice terapia inalatoria
con due broncodilatatori, un antagonista muscarinico (LAMA) e un β-agonista (LABA), in associazione ad uno
steroide inalatorio (ICS), riduca la mortalità per tutte le cause rispetto alla terapia con solo due
broncodilatatori, migliorando la funzione polmonare e diminuendo la frequenza e il numero delle
riacutizzazioni”.
Le consulenze specialistiche gratuite, offerte nell’ambito di BPCO ZERO WEEK, sono destinate alle persone che
hanno già ricevuto una diagnosi di BPCO e hanno sperimentato un peggioramento graduale o acuto dei sintomi
nonostante il trattamento in atto. Per prenotare una consulenza è necessario chiamare il Numero Verde 800628989 dal lunedì al venerdì, dalle 9:00 alle 13:00 e dalle 14:00 alle 18:00. Tutte le informazioni sui Centri
aderenti e le modalità di prenotazione delle consulenze sono disponibili sul sito www.bpcozeroweek.it .