Sta arrivando l’Inverno e forse forse comincerà con delle scoppiettanti novità. Parlavamo, una decina di giorni fa, delle variazioni meteo climatiche che avrebbero potuto condizionare il periodo a cavallo tra fine novembre e inizio dicembre. Detto fatto, la ricollocazione barica sta avvenendo è i primi risultati li stiamo assaporando in queste ore.
Toccata e fuga? No, stavolta no. E’ vero, ci sarà un miglioramento nel corso della prossima settimana ma non temete, l’Alta Pressione non sarà più così invadente come nelle prime due settimane mensili. Avremo ben altro, probabilmente, di cui preoccuparci. Probabilmente dell’Atlantico, probabilmente anche del gran freddo. Da un lato, quello ovest, e dall’altro lato, quello orientale, la situazione è tutt’altro che tranquilla.
A questo punto è d’obbligo in quesito: perché preoccuparsi del Vortice Polare? Avremo tutto il tempo, da metà dicembre in poi, di capire se anche quest’anno sarà così potente da inibire totalmente l’inverno. Eppure, nonostante si prospetti un periodo estremamente interessante – meteorologicamente parlando ovviamente – c”è già chi si affanna a voler cercare la disfatta del Vortice Polare.
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Avremo riscaldamenti stratosferici improvvisi? Avremo l’esplosione del Vortice Polare? Sì, no, forse. Nessuno, in questo momento, può saperlo. Ciò che sappiamo è che il Vortice è forte e che lo sarà ancor di più nelle prossime settimane. Sappiamo però che quest’anno vi sono delle variabili non indifferenti, la prima delle quali è rappresentata dal La Nina.
Perché, quindi, fasciarsi la testa prima di sbatterla? Potrebbe essere un Inverno ugualmente interessante, d’altronde far peggio dell’anno scorso sarà difficile. Segnali invernali consistenti già s’intravedono e non stiamo parlando di gennaio o febbraio, stiamo parlando d’inizio dicembre. Ci siamo quindi, non manca molto.
Ecco, proviamo a concentrarci sull’immediato, il futuro lasciamo che arrivi e che diventi presente. Avremo tempo e modo di discuterne, anche provando a capire che ne sarà del Vortice Polare. Ma non è questo il momento, non è il momento di andare a cercare la solita “esplosione”, anche perché poi non c’è scritto da nessuna parte che qualora dovesse realizzarsi gli eventuali effetti invernali si propaghino all’Italia.
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