Torna a far paura lo Stromboli, costantemente monitorato dall’INGV e dall’Osservatorio Etneo di Catania. Poco prima delle 10:30 del 16 novembre gli strumenti hanno registrato una repentina variazione dei parametri, in particolare il segnale sismico.
Il fenomeno si è caratterizzato per una sequenza di eventi esplosivi e di frana della durata di circa 4 minuti. Non sono invece state osservate variazioni salienti in merito all’ampiezza del tremore vulcanico, secondo quanto comunicato dall’INGV.
Le telecamere di sorveglianza hanno posto in evidenza l’esplosione più marcata dall’area centro-meridionale, sia visivamente che da un punto di vista termico. Cenere e lapilli, emessi con l’esplosione assieme ad una densa nube, sono poi copiosamente ricaduti lungo la Sciara del fuoco.
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Il materiale piroclastico ha parzialmente ricoperto anche le abitazioni. L’ultimo evento esplosivo risale a soli 5 giorni fa, quando il boato aveva provocato un’onda d’urto importante ed era stato avvertito in modo molto nitido dagli abitanti dell’isola.
Era l’estate del 2019 quando lo Stromboli spaventò residenti e turisti con improvvise esplosioni ben più importanti. Il 3 luglio del 2019, a seguito di una violenta esplosione, ci fu purtroppo anche la morte di un giovane escursionista di Milazzo.
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