Dal 10 al 12 febbraio al Centro Culturale Palazzo Pisani Revedin la
mostra-mercato “Librai Antiquari a Venezia” presenterà per la prima volta nella Serenissima
un’eccezionale selezione di rarità. Trenta prestigiose librerie antiquarie provenienti da tutta Italia
ma anche da Germania, Inghilterra, Francia, Olanda, Austria e Irlanda esporranno libri antichi,
codici miniati, incunaboli, manoscritti e introvabili prime edizioni per la gioia di bibliofili, studiosi
e amanti dell’arte che potranno arricchire le loro collezioni con pezzi di gran pregio. In esposizione
anche le edizioni originali e le memorie di Giacomo Casanova con volumi provenienti da collezioni
private che saranno esposti al pubblico per la prima volta per celebrare i 200 anni appena trascorsi
dalla prima pubblicazione delle “Memoires” nel 1822.
Nova Charta partecipa a questa prima edizione della mostra festeggiando il ventennale del suo
periodico Alumina Pagine Miniate: la prima e unica rivista italiana dedicata interamente al mondo
dei codici miniati, ai loro autori e alle biblioteche internazionali. Per l’occasione, grazie al progetto
Salviamo un Codice che ha preso il via nel 2007 con l’Alto Patronato della Presidenza della
Repubblica, la storica casa editrice veneziana esporrà, fra le altre, importanti opere relative alla
storia della Serenissima, città fortemente legata alla stampa e alle arti tipografiche da oltre sei
secoli. Grazie a questa iniziativa ben quattordici codici miniati sono stati restaurati per poi essere
restituiti alle biblioteche di origine. Alla mostra Nova Charta porterà il quaderno di restauro “Da
Venezia alla Terra Santa” del codice miniato del XIII secolo Liber Secretorum Fidelium Crucis di
Marin Sanudo il Vecchio, appartenente alla Biblioteca Riccardiana di Firenze, nonchè il facsimile
del taccuino di viaggio di Vincenzo Scamozzi datato 1600 proveniente dai Musei civici di Vicenza
e il suo commentario “Appunti di viaggio da Parigi a Venezia”. Inoltre sarà esposto un
commentario di grande interesse per l’importanza del pezzo e la cura del lavoro svolto: quello
relativo al restauro della preziosa legatura LAT III, 111 (=2116) della Biblioteca Nazionale
Marciana dal titolo “Splendore marciano”.
Legatura del manoscritto LAT III, 111 (=2116): il commentario descrive nei minimi dettagli il
complesso restauro di una delle cinque legature bizantine di provenienza ignota, già appartenute al
tesoro della Basilica di San Marco e giunte agli inizi dell’800 alla Marciana, antica e attenta custode
della memoria della città. La legatura, realizzata in materiali preziosi e in grado di affiancarsi ai
prodotti più raffinati dell’antica arte orafa, è adornata da smalti, pietre e perle e proteggeva un
messale romano della prima metà del XIV secolo durante il suo arduo viaggio da Bisanzio a
Venezia.