Quando il mare è in tempesta, anche le grandi navi devono aggiustare la rotta e considerando le tante onde anomale del 2021, il bilancio complessivo di Mercedes-Benz Italia per l’anno in corso indica come la navigazione in acque agitate, non abbia impedito all’azienda di riposizionare, ripensare ed elaborare la sua offerta inerenti a veicoli, servizi ed interazione con il cliente, senza perdere in profittabilità.
La situazione è tuttavia in continuo divenire e nel corso della conferenza annuale di Roma, Radek Jelinek, Presidente e Ceo di Mercedes-Benz Italia, ha sottolineato l’entità della sfida ed il cambio di paradigma: “Il lusso moderno va rivisto alla luce di sostenibilità, etica e artigianalità. Siamo nel mezzo della più profonda rivoluzione che l’industria abbia affrontato sin dall’invenzione dell’automobile. La transizione ecologica e l’elettrificazione devono essere accompagnati da un processo culturale e, possibilmente, da incentivi per accelerare il rinnovamento del parco circolante dato che in Italia ci sono venti milioni di veicoli inquinanti ancora su strada”.
Secondo i dati forniti dal costruttore tedesco, le Mercedes con propulsioni elettrificate rappresentano il 33% delle vendite in Europa e del 20% in Italia con 9.000 unità Bev o Phev su 45.000 immatricolazioni. A quest’ultima cifra si aggiungono le 6.500 Smart Ev andate letteralmente a ruba ed avere una quota considerevole di modelli elettrificati, permette la ommercializzazione di super sportive (in Italia Mercedes ne ha consegnate 2.000 nel 2021) o sportive cabrio come la nuova SL firmata Amg, senza incappare in multe per aver ecceduto con le emissioni.
Nelle strategie della casa tedesca, la guida full-electric diventerà l’unica disponibile per i vans dove ai già disponibili eVito, eSprinter ed Eqv, si aggiungeranno nel 2022 l’eCitan ed una versione Ev di Classe T. Nel 2025 verrà invece introdotta una piattaforma nativa elettrica per tutti i furgoni denominata Van.Ea.
Altro importante tema affrontato dalla divisione italiana Mercedes nel corso del bilancio sul 2021, sono le differenti modalità per intercettare e dialogare con la clientela e potenziali futuri acquirenti: “Per questo – rivela Marco Terrusi, presidente e Ceo di Mercedes-Benz Roma – è necessario riorganizzarsi, magari introducendo nuove figure professionali, per fornire servizi su misura. Il cliente va seguito in tutte le fasi del customer journey tanto più che nel contesto di grande cambiamento in cui ci troviamo, è ancora più necessario accompagnare il consumatore nelle proprie scelte in maniera intelligente, e compatibile con le sue reali necessità”. La rilevanza del punto vendita fisico non al momento in discussione ma oltre e prima del prodotto, c’è adesso la necessità di tessere relazioni su piattaforme digitali ed in location reali attraverso inviti ad eventi, attività di comunicazione, campagne social, ed interfaccia sempre più evoluti per gli show-room e per configurare il proprio mezzo prima di concludere l’acquisto al concessionario. L’incipit del percorso è evidentemente sempre più legato alla selezione su internet ed i data, certificano una tendenza che con buone probabilità crescerà ancora e di molto. Le statistiche italiane fornite dal costruttore dicono infatti che nel 2019 i clienti pronti ad acquistare un’automobile on-line erano il 47% contro il 58% del 2021. Nel medesimo periodo, il processo di avviamento all’acquisto on-line è passato dal 18 al 37% mentre le visite al concessionario sono scese da 4 ad 1,2 l’anno. Per il 79% degli intervistati, il punto vendita fisico resta comunque un elemento fondamentale e Mercedes non intende rinunciarvi.
Fonte www.repubblica.it