Roberta Jannuzzi, che conduce Stampa e Regime su RadioRadicale, si è accorta della notizia che potete trovare nel rettangolino a destra in basso sul Corriere della Sera.
Quel che dice è chiaro (sono cadute le accuse di corruzione per Palamara) e meriterebbe un titolo più evidente. Strano, è uno scoop, e viene relegato in un angolino?
Ma quel che non dice meriterebbe il titolo di apertura in prima pagina.
Perché? Perché senza l’accusa decaduta di corruzione i Pm che hanno condotto l’inchiesta non avrebbero potuto attivare la microspia ambientale, detta Trojan, che ha tracciato tutti gli incontri, le telefonate, le chat eccetera di Palamara.
Grazie ai quali è caduto il velo su ciò che tutti intuiscono da decenni, il traffico di accordi scambi e veti che portano le correnti della magistratura a spartirsi le nomine negli incarichi più delicati. Un bel troiaio insomma.
Così fan tutti, direte, ma forse qualcuno aveva interesse a mettere alla gogna Palamara e i suoi amici per liberare spazio per altri? No, certe cose non si fanno, e tutti i magistrati sono al di sopra di ogni sospetto (tranne Palamara).
Che fortuna quel sospetto di corruzione, però.
Ps. Può capitare a tutti noi, cari italiani. Il Movimento 5 Stelle ha affidato la polizia politica (Stasi si chiamava della Germania Est) ai Trojan, contando sull’idiozia dei suoi collaboratori di governo.
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