E’ l’appello lanciato da presidente dell’International Union of Young Accountants
“L’export è un settore strategico per il nostro Paese, da rilanciare in tempi strettissimi. Le pmi sono già pronte a uscire dalla crisi, ma è fondamentale che gli strumenti messi in campo dal governo vengano confermati e potenziati”. Lo afferma Francesco Pepe Milizia, presidente di International Union of Young Accountants (IUYA), l’Unione internazionale giovani dottori commercialisti ed esperti contabili.
“Il momento è complesso e decisivo: la pandemia è stato uno tsunami per gli imprenditori italiani, ulteriormente aggravata dalla recente crisi politica. In questo momento in gioco c’è soprattutto la posizione strategica conquistata negli anni sui mercati internazionali, non senza fatica, dalle piccole e medie imprese del nostro Paese. Per questo non c’è tempo da perdere”, continua Pepe Milizia.
“Non c’è dubbio che le risorse messe in campo finora dai ministeri delle Finanze e degli Affari Esteri siano state straordinarie. Noi professionisti siamo stati impegnati nella consulenza, nella formazione e nell’informazione rispetto agli strumenti studiati dal governo. È necessario però comprendere che si tratta di un settore strategico, che richiede uno sforzo in più. Siamo pronti a dialogare con i ministri competenti per continuare a rafforzare il posizionamento strategico sui mercati internazionali delle nostre imprese. Il Recovery Plan è un’occasione che non tornerà più: dobbiamo farci trovare pronti”.
Le pmi rappresentano l’ossatura del tessuto imprenditoriale italiano: “Vanno messe nelle condizioni di poter continuare a giocare la loro partita in ambito internazionale, potenziando il digitale, le ricerche di settore, gli studi di fattibilità. Non si tratta solo di mantenere le posizioni raggiunte ma di rilanciare”, afferma il numero uno di IUYA : “I nostri imprenditori sono portati quasi naturalmente a investire all’estero: lo dimostrano le oltre 12mila domande pervenute a Simest dopo l’avvio del Patto per l’Export. Domande che hanno assorbito circa 1,3 miliardi sui 2 miliardi messi a disposizione dalla Farnesina, generando un valore di oltre 4 miliardi di euro”.
La “fame di export” e le conseguenti aspettative degli imprenditori italiani non vanno tradite, secondo Pepe Milizia: “Le risorse anticrisi attivate nei mesi scorsi vanno confermate e rese strutturali, a partire ad esempio dal differimento della garanzia statale sugli strumenti Simest, insieme alla riprogrammazione dei finanziamenti per il triennio 2021-23 e all’individuazione di una quota a fondo perduto con regime fiscale di favore. Senza dimenticare un non meno necessario incremento delle risorse previste”.
È importante poi che, nello scioglimento della crisi politica in corso, vengano scelti professionisti che possano portare la loro esperienza per affrontare la crisi e porre le basi per il rilancio. Tra i nomi emersi per il ruolo di sottosegretario al Commercio Estero, c’è quello di Lorenzo Zurino, presidente del Forum Italiano per l’Export. Per l’Unione internazionale giovani dottori commercialisti ed esperti contabili “Zurino è l’uomo giusto per affrontare le sfide che ci aspettano”.