De Luca: “Percorso ci consente di aiutare le famiglie e i ragazzi, per superare le ripercussioni del Covid e, in generale, per rispondere a una situazione di sofferenza pesante”
Un servizio di cura e assistenza psicologica rivolto a tutti i cittadini, che va a integrare e rafforzare l’azione svolta sul territorio dai medici di medicina generale e dai pediatri di libera scelta. È questa l’innovazione introdotta con lo psicologo di base in Campania, che fa da apripista a livello nazionale.
L’approvazione in Giunta regionale del regolamento rappresenta un decisivo passo avanti nell’attuazione della legge 35/2020, approvata all’unanimità dal Consiglio regionale. Il testo era stato impugnato dalla presidenza del Consiglio dei ministri, ma a dicembre del 2021 la Corte costituzionale aveva bocciato il ricorso, facendo ripartire il percorso avviato e fortemente sostenuto dall’Ordine degli Psicologi della Campania, che sin dal principio ha lavorato in sinergia con la Regione.
Con la pubblicazione del regolamento attuativo in Gazzetta ufficiale, ogni Asl potrà indire un avviso pubblico per la formazione delle graduatorie, nelle quali saranno inseriti gli psicologi che hanno i requisiti richiesti dal regolamento. Contestualmente sarà costituito un apposito osservatorio, che entro 180 giorni definirà le attività di programmazione e di formazione degli psicologi di base e ne valuterà i compiti svolti sul territorio.
Il servizio di psicologia di base punta a fornire assistenza a tutti i cittadini, con un’attenzione particolare alle fasce più sensibili della popolazione, ovvero bambini, adolescenti, anziani e persone con disabilità, che hanno risentito maggiormente della pandemia e che hanno modalità proprie di manifestare il disagio. Lo psicologo di base offrirà un primo livello di assistenza psicologica, per capire se il paziente manifesta un disagio reattivo, cioè una risposta a un momento particolarmente stressante, o strutturale. Sulla base di questo, potrà decidere se inviare il paziente ai livelli specialistici di cura, che sono già presenti nelle Asl.
“Siamo fieri di questo primato – sottolinea il presidente dell’Ordine degli Psicologi della Campania, Armando Cozzuto – per un servizio di cui si parla da 15 anni. Il Covid ha esacerbato una serie di quadri sintomatologici pregressi e ha reso maggiormente sensibili le istituzioni. L’obiettivo è quello di garantire la presenza di due psicologi per ogni distretto sanitario, come prevede la legge. Per assicurare questi livelli sarà necessario procedere all’assunzione di circa 150 professionisti che lavoreranno nel pubblico in questo servizio”.
“La legge della Campania intercetta un bisogno reale – evidenzia il presidente del Consiglio nazionale dell’Ordine degli Psicologi, David Lazzari – e l’attuazione di questa legge potenzierà la capacità del sistema pubblico della Campania, per ascoltare, capire e rispondere ai bisogni reali dei cittadini. Auspico che, entro la fine della legislatura, il Parlamento approvi una legge quadro, che offra un quadro di riferimento unico e che eviti la creazione di modelli di assistenza psicologica primaria diversi da regione a regione”.
“Siamo i primi in Italia ad approvare una legge per l’impegno degli psicologi nell’ambito del sistema sanitario – spiega il presidente della Regione, Vincenzo De Luca – Abbiamo fatto un lavoro molto attento, durato due anni, e abbiamo superato una contestazione da parte del governo nazionale. I due anni di Covid hanno determinato condizioni di sofferenza, soprattutto nell’area giovanile. Questo percorso ci consente di dare un aiuto alle famiglie, a ragazze e ragazzi, per superare questo periodo, ma in generale oggi abbiamo una situazione di sofferenza pesante, soprattutto nelle giovani generazioni, nel mondo della scuola e nei quartieri”.