Gianfranco Miccichè sta giocando su due tavoli nel caso si chiudesse su Scoma a Palermo e Musumeci alla Regione, lui comunque griderebbe a voce alta ma abbozzerebbe avendo già in qualche modo operato per mantenere la poltrona di presidente dell’ARS.
Ma la sua soluzione preferita rimane quella di sfasciare il centrodestra e costruire un’ipotesi centrista che isoli Fratelli d’Italia e Diventerà Bellissima e, se non si piega, persino la Lega.
Miccichè dà l’idea di procedere solo per rotture e prove di forza ed è capace di sostenere tutto e il contrario di tutto. «Candidare Musumeci per un secondo mandato è un ottimo modo per perdere» dice Micciché, anche se tutti i sondaggi indicano ostinatamente il contrario.
“Fra oggi e domani ufficializziamo la candidatura di Francesco Cascio e su questa uniamo tutto il centro. Coinvolgeremo Cuffaro, Lombardo, l’UDC e anche Faraone e Ferrandelli. Così si vedrà cosa vorranno fare la Lega e Fratelli d’Italia.”
D’altronde è sempre stato chiaro il suo obiettivo di rompere il centrodestra e mettere insieme un pezzo di centro e un pezzo di sinistra.
Occorre fermare questo esperimento per impedire che faccia vincere ancora una volta il centrosinistra che in Sicilia con l’ultimo quinquennio di Orlando al Comune di Palermo e con Crocetta il quinquennio passato ha dato prova di straordinaria incapacità e tracotanza.
“Qualcuno fermi Miccichè” diventa il nuovo imperativo categorico.