(ANSA) – TRENTO, 16 FEB – C’è anche un maso trentino, il “Fratton Valaja” a Spormaggiore, ai margini del Parco naturale Adamello Brenta, fra i quattro beni alpini posseduti e gestiti dal Fondo ambiente italiano (Fai).
Gli altri beni alpini sono un pascolo di 500 ettari circa con una malga in località Fontana Secca sul Massiccio del Monte Grappa a Quero (Belluno), un pascolo di 200 ettari circa con stalle sulle Alpi Pedroria e Madrera nelle Alpi Orobie a Talamona (Sondrio), un mulino seicentesco a Roncobello, frazione di Bàresi, in Val Brembana (Bergamo). Questi beni alpini fanno parte dei 61 beni posseduti dal Fai in tutta Italia, di cui 30 regolarmente aperti al pubblico.
Oggi, a Brescia, è stato presentato il ‘Progetto Alpe – L’Italia sopra i 1.000 metri’, “per sensibilizzare ed educare sulla necessità di salvaguardare e promuovere il valore materiale e immateriale di contesti paesaggistici e culturali oggi in sofferenza, riscoprendo e riattivando le attività e il patrimonio culturale tipici della montagna”.