La sindrome dell’intestino irritabile (o colon irritabile) è una condizione cronica del sistema digerente, che si manifesta con dolori addominali intensi o lievi, sia diffusi che localizzati, oltre a gonfiore, stitichezza e diarrea. Le cause esatte rimangono poco chiare, anche se si ritiene che derivino da un’anomala comunicazione tra il cervello e le fibre nervose intestinali. Al momento, non esiste una cura definitiva per l’IBS, ma l’obiettivo rimane quello di attenuarne i sintomi. Una recente indagine condotta dall’Università di Göteborg, in Svezia, afferma che due particolari regimi alimentari avrebbero mostrato di essere più efficaci, rispetto ai trattamenti farmacologici convenzionali.
Una diagnosi di IBS si ottiene – di solito – per esclusione, in assenza di altre prove diagnostiche. La gestione dei sintomi prevede uno stile di vita salutare, con una dieta bilanciata, un’adeguata idratazione, esercizio fisico regolare e tecniche di gestione dello stress. I trattamenti possono variare dalla somministrazione di antinfiammatori a immunosoppressori, a seconda della gravità dei sintomi.
Risultati dello studio
La prima limita i carboidrati a catena corta (presenti nei latticini, in alcune frutta e verdura, e nel grano) e aumenta l’assunzione di fibre, migliorando significativamente i sintomi dolorosi dell’IBS. La seconda dieta si concentra sul potenziamento dell’assunzione di fibre da noci, semi, legumi e certe verdure, come il cavolo.
I risultati indicano che una corretta alimentazione è essenziale per …CONTINUA