La campanella dell’ultima ora è suonata da qualche giorno ormai, l’anno scolastico è giunto al termine e le vacanze estive non sono più un miraggio per molti studenti e studentesse. Se da un lato l’euforia e la sensazione di libertà tornano ad alleggerire le giornate dei più giovani, dall’altro, per tante famiglie, comincia il tempo dei bilanci e delle spese per l’anno che verrà.
Un anno che, secondo le prime stime, potrebbe registrare un incremento dei costi per l’acquisto di libri e corredo, una voce che da tempo pesa particolarmente sul portafoglio delle famiglie italiane.
In questo contesto diventa fondamentale il ruolo di attori come Libraccio, la principale catena indipendente di librerie in Italia e consolidato punto di riferimento per studenti e famiglie, grazie alle formule di convenienza e garanzia che da sempre contraddistinguono il modello sul mercato. Tra una sempre più accentuata tendenza al risparmio e un’attenzione ogni anno più consolidata nei confronti dell’ambiente, infatti, l’acquisto di testi scolastici di seconda mano e di corredo low cost diventa un’opportunità da non poter trascurare, se a questo si aggiunge il supporto offerto dai librai nei diversi negozi di quartiere.
“Il legame che siamo riusciti a consolidare con famiglie e studenti è basato su una prossimità territoriale e valoriale – commenta Edoardo Scioscia, AD e tra i soci fondatori di Libraccio – Questo grazie sia ai 62 punti vendita dislocati in 7 regioni, ma anche al sito web Libraccio.it. Proponiamo poi diverse concrete opportunità di risparmio per i nostri clienti: offriamo il 15% sull’acquisto di libri scolastici nuovi in buoni promo, spendibili sulla cartoleria o sui libri di varia usata, garantiamo l’usato e diamo, inoltre, la possibilità di sottoscrivere un’assicurazione”.
Usato: da opportunità di risparmio a scelta identitaria
Oltre all’aspetto economico, c’è un tema di sostenibilità ambientale da sempre distintivo per il marchio, che fa della tutela del pianeta e dell’incentivo al riciclo uno dei suoi principali capisaldi.
Sin dalla sua fondazione, infatti, la catena di librerie indipendenti ha saputo cogliere nel consumatore una spiccata vicinanza ai princìpi dell’economia circolare, specie tra le nuove generazioni, che oggi sentono particolarmente vicina la lotta al cambiamento climatico tanto da farne una battaglia personale. Si pensi che, in Europa, il 51% dei giovani si dice molto preoccupato per la situazione e in Italia quasi 2 studenti su 3 provano ansia legata al clima[1]. In questa logica, un libro di seconda mano diviene simbolicamente e concretamente un contenitore di sapere ed esperienza, ma anche un abilitatore della cosiddetta “green economy”.
Scolastica e corredo: oltre ai bonus, servono fondi a supporto
Se l’aspetto di sostenibilità è tra i driver più consistenti delle scelte delle famiglie, quando si tratta dell’acquisto di testi scolastici o di cartoleria, non di minore importanza sono i bonus e le agevolazioni per gli studenti, il cui obiettivo è sempre stato quello di promuovere la cultura, garantendo uno strumento democratico e accessibile per poterne fruire.
Eppure, non sempre queste misure sono sufficienti a sanare le preoccupazioni dei genitori: dopo la recente abolizione del bonus 18app, infatti, sono state introdotte due misure alternative, la Carta della cultura Giovani e la Carta del merito, che sono destinate a una fetta di popolazione più contenuta e con un budget inferiore all’anno precedente.
“Libraccio è un punto di riferimento non solo per le famiglie che hanno la necessità di risparmiare, ma anche per quei giovani che fanno della sostenibilità un elemento chiave della responsabilità sociale e dell’identità culturale. Questo non può che essere motivo di orgoglio per noi che da sempre ci impegniamo a sottolineare l’importanza del riciclo e dell’accessibilità della cultura”, conclude Edoardo Scioscia.