L’Italia è al dodicesimo posto tra tutti i paesi al mondo in termini di account violati, secondo uno studio di Surfshark. L’azienda si è basata sui numeri raccolti dal suo strumento Alert, circa le informazioni pubbliche sui cosiddetti “data breach”. In totale, sono 11,11 milioni gli italiani vittima di furto di dati nel 2021, il 38,6% in meno rispetto allo scorso anno.
L’analisi del database di Surfshark Alert ha determinato che il 2021 è stato leggermente peggiore dell’ultimo in termini di casi di data breach. Nei primi 11 mesi dell’anno in corso, gli account violati hanno superato i 950 milioni a livello globale. Questo vuol dire che un quinto di tutti i navigatori con almeno un’identità digitale ha visto sottratta una qualche informazione personale. A fine novembre, un’indagine di Hootsuite ha stimato che 4,66 miliardi di persone al mondo usa internet, sebbene con mezzi e frequenze di accesso differenti. Il report di Surfshark evidenzia che i primi cinque paesi con il maggior numero di violazioni di dati rappresentano più della metà di tutte le perdite del 2021. Gli Stati Uniti sono arrivati primi, con un totale di 214,4 milioni di utenti violati. L’Iran è secondo, con 156,1 milioni di account, seguito da India (86,6 milioni), Russia (27 milioni) e Francia (24,6 milioni).A precedere l’Italia sono Brasile, Regno Unito, Iraq, Corea del Sud, Cina e Canada.
“La crescita degli utenti violati è allarmante considerando il danno reputazionale e finanziario che ne deriva. I criminali possono usare le informazioni in varie attività illegali, come email di phishing, false chiamate bancarie e persino furto di identità” spiega Vytautas Kaziukonis, Chief Executive Officer di Surfshark. “Pertanto, tutti gli utenti dovrebbero informarsi bene sulla privacy online e prendere misure preventive per proteggersi”.
Fonte Ansa.it