di Priscilla Pisano
Se in un campo di grano non vedo papaveri mi insospettisco, vuol dire che hanno buttato troppi diserbanti e/o troppi veleni. Il papavero è una pianta infestante e si trova ovunque ci sia del terreno dove crescere, non hanno preferenze. La vista, una volta familiare, dei campi di grano rosseggianti di papaveri è oggi meno comune, a causa del diffondersi dell’uso dei diserbanti selettivi e di una più completa pulitura dei semi di grano.
L’accostamento fra questo fuori e le coltivazioni di frumento è antichissimo: Cerere, la dea Latina delle Messi e dell’agricoltura in genere, era raffigurata con una ghirlanda di papaveri Rhoeas.
Il mito legato a questi fiori continua con Persefone che torna sulla terra dopo essere stata rapita da Ade e trova questi fiori rossi, tra le spighe del grano, che dovevano ricordarle la passione che Ade nutriva nei suoi confronti. Le proprietà stupefacenti del succo di papavero erano ben note ai medici dell’antica Grecia, come documentato dalla descrizione fatta da Teofrasto nel sec. III.
La tossicomania da oppiacei divenne un fenomeno grave dopo l’introduzione della tecnica dell’iniezione (verso la metà del sec.XIX) che consentì l’uso parenterale della morfina pura. La diffusione di questa tossicomania costituì però uno stimolo importante per la ricerca di farmaci dotati di effetti analgesici simili a quelli della morfina ma privi della sua forte tossicità; furono così prodotti numerosi derivati sintetici e semisintetici della morfina (oppiacei).
I teneri germogli di papavero, raccolti all’inizio della primavera, sono squisiti in insalata, conditi semplicemente con olio e limone. Le foglie delle rosette basali, quando sono più mature, si usano cotte e condite come gli spinaci, miste alle bietole selvatiche o altre erbe spontanee. I petali freschi vengono usati per colorare sciroppi e bevande.
Il Rosolaccio è blandamente sedativo e antispasmodico, se ne usano i petali e le capsule svuotate dei fiori per infusi e sciroppi utili a calmare la tosse, l’insonnia e l’eccitazione nervosa. Da oggi quando vedrete un papavero non vi tornerà in mente solo la canzone: i papaveri son alti alti alti, ma, spero, possiate ricordare queste piccole curiosità.