La città norvegese, nominata Capitale verde d’Europa del 2019, sta realizzando un ambizioso progetto di mobilità che porterà al divieto di accesso alle automobili nel centro cittadino
Da dove cominciare per rendere veramente sostenibile la mobilità nei centri urbani? La città di Oslo ha deciso di iniziare dall’eliminazione dei parcheggi. Proprio così, nella capitale della Norvegia è in atto un piano, annunciato nell’autunno 2015 e presentato ufficialmente nel gennaio 2016, che prevede la ristrutturazione di 730mila metri quadrati di spazi urbani e che ha come obiettivo ultimo il divieto di accesso a tutte le auto in città a partire dal 2019. Oslo sarà quindi la prima città al mondo a dire addio alle automobili: non solo a quelle a diesel e a benzina, ma anche alle vetture elettriche, di cui la politica nazionale aveva pure incentivato l’acquisto (oggi sono il 24% del totale circolante nel paese).
Un obiettivo ambizioso, che l’amministrazione comunale sta perseguendo in maniera convinta e con misure drastiche: eliminando i parcheggi (esclusi quelli per disabili), di fatto viene disincentivato l’uso dell’automobile per recarsi in centro. Al loro posto, verranno realizzati marciapiedi e spazi pubblici che toglieranno la città al traffico, per restituirla alla popolazione attraverso nuove arre ricreative, ristoranti e teatri di strada. Grande importanza, poi, avranno le due ruote, per le quali si investirà costruendo nuove piste ciclabili (60 km in più entro il 2019) e rilanciando il sistema di bike sharing. Ovviamente anche il trasporto pubblico è coinvolto in questa trasformazione: l’azienda locale dovrà mettere a punto un programma che consenta di assorbire la quasi totalità degli spostamenti nel centro cittadino. Per farlo, saranno aperte nuove linee di autobus e di tram, mentre la stazione ferroviaria sarà dotata di un “terminal” che dovrà indirizzare facilmente i viaggiatori verso le loro destinazioni urbane.
Un lavoro imponente, dunque, portato avanti assieme a squadre di architetti, urbanisti, costruttori ed esperti di mobilità, e che porterà alla riduzione del 50% delle emissioni di CO2 in atmosfera entro il 2020, con l’obiettivo di arrivare a meno 95 nel 2030.
Per tutti questi motivi Oslo è stata nominata Capitale verde d’Europa del 2019, prima per distacco davanti alle altre pretendenti al titolo: la belga Gand, la finlandese Lahti, la portoghese Lisbona e l’estone Tallinn. Che, con ogni probabilità, non avranno avuto nulla da obiettare.