Crisi climatica, spopolamento, necessità di ripristinare gli ecosistemi e di tutelare biodiversità, saperi e tradizioni. Di fronte a queste complesse sfide che le terre alte si trovano ad affrontare, l’edizione 2024 della Giornata internazionale della montagna, che si celebra oggi 11 dicembre, vuole evidenziare l’importanza di soluzioni innovative, promuovendo l’adattamento e valorizzando il ruolo delle nuove generazioni per garantire un futuro più sostenibile.
Mountain solutions for a sustainable future – innovation, adaptation, youth and beyond (Soluzioni per un futuro sostenibile per la montagna: innovazione, adattamento, giovani e non solo) è il tema scelto quest’anno dalla FAO in occasione della Giornata ed è il filo conduttore dell’evento ospitato dalla sede dell’organizzazione con il patrocinio del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, di Mountain Partnership e di Slow Food.
«La montagna e i suoi borghi non sono spazi vuoti, anzi c’è molto di prezioso da custodire. Puntare sulle terre alte e i pascoli significa tutelare i paesaggi, popolare le aree abbandonate, creare comunità ed economie diffuse locali e resilienti che guardano al futuro. Significa lavorare con e non contro la natura, a favore di suolo e biodiversità. Pascolo e bosco, prato e alberi sono strumenti efficaci contro la crisi climatica, perché sequestrano carbonio nel suolo, e fondamentali per la messa in sicurezza del territorio. Salvare i prati stabili e i pascoli, e i loro custodi (i pastori), non è un gesto nostalgico o bucolico, non è un ritorno al passato: significa essere ben calati nel presente, ma soprattutto significa avere una visione di prospettiva verso il futuro» afferma Barbara Nappini, presidente di Slow Food Italia, che interviene nel panel di apertura dell’evento e fa parte della giuria del Mountain Future Award 2024, il premio assegnato ai progetti che contribuiscono a un futuro sostenibile per le montagne e che verranno presentati nel corso della giornata.
Il Mountain Day 2024 si arricchisce della presenza di 14 produttori buoni, puliti e giusti della rete della Chiocciola che rappresentano la biodiversità delle aree montane italiane, tra cui numerosi Presìdi Slow Food e due realtà aderenti alla Slow Food Coffee Coalition.