Dichiarazione del segretario generale Uila Stefano Mantegazza
“Per cogliere le opportunità che la digitalizzazione e le trasformazioni tecnologiche offrono all’industria alimentare occorre un sistema formativo adeguato, mirato e soprattutto efficace”.
Lo sostiene Stefano Mantegazza, segretario generale Uila in merito all’emergenza segnalata da un articolo pubblicato oggi sul Sole24Ore dove, mentre si annuncia che il settore avrà bisogno di 43 mila assunzioni nei prossimi cinque anni, si stima, anche, che per circa un terzo di esse si avrà bisogno di competenze già oggi di difficile reperimento.
“Traducendo i numeri, ci sono almeno 14.000 posizioni lavorative per le quali il mercato occupazionale non offre soluzioni adatte. Una situazione non sostenibile non solo per i nostri giovani, che continuano ad avere difficoltà nell’accesso al mondo del lavoro, ma per lo stesso sistema delle imprese le quali senza un personale adeguato non potranno né crescere né creare valore” prosegue Mantegazza a parere del quale “bisognerebbenon solo ripensare a un vero sistema di alternanza scuola–lavoro che sempre più deve tendere alla occupabilità concreta degli studenti con percorsi di studio adeguati alle richieste del mercato, ma anche interrogarsi sulla possibilità da parte dei Fondi interprofessionali di finanziare formazione non solo per adeguare le competenze di chi già lavora ma anche per chi non è attualmente assunto e, in seguito ad un piano formativo specifico predisposto dall’azienda, deve poter conseguire le caratteristiche necessarie per esserlo”.“Alcune imprese lo stanno già facendo, da sole, autofinanziandosi e senza un vero coordinamento nazionale” prosegue il segretario generale. “La UILA è convinta che le Parti sociali possono giocare un ruolo importante in questa partita, attraverso uno strumento che già c’è e funziona: i fondi interprofessionali. Forse, tra le tante sfide di industria 4.0 c’è anche questa da dover affrontare e vincere.”