Appassionato e amante dell’arte, Bottura gioca con la tradizione, sperimenta ingredienti e tecniche e ha reinventato i piatti che sono alla base della cucina mediterranea a cominciare dalla lasagna. Ma con una sua fondazione…
L’Osteria francescana di Massimo Bottura e’ il miglior ristorante al mondo: ha riconquistato il primo posto della classifica dei migliori ristoranti del mondo, piazzandosi davanti a El Celler de Can Roca di Girona, in Catalogna, e a Mirazur di Mauro Colagreco a Mentone, in Francia. Alla cerimonia di premiazione dei World’s 50 Best Restaurants a Bilbao, nei Paesi Baschi, lo chef emiliano si e’ ripreso lo scettro che lo scorso anno gli era stato tolto dall’Eleven Madison Park di Daniel Humm, ristorante di lusso di New York. Il ristorante, situato in una stradina di Modena, aveva vinto lo scettro anche nel 2016.
Nella classifica dei 50 locali top votati da 1.040 esperti divisi in 26 aree geografiche, Enrico Crippa con il suo Piazza Duomo (Alba) ha perso una posizione rispetto al 2017 ed e’ scivolato al 16mo posto. In crescita, invece, i fratelli Alajmo con Le Calandre a Rubano (Padova), 23esimi, e Niko Romito con il Reale a Castel di Sangro (L’Aquila), 36esimo.
Appassionato e amante dell’arte, Bottura gioca con la tradizione, sperimenta ingredienti e tecniche e ha reinventato i piatti che sono alla base della cucina mediterranea a cominciare dalla lasagna. Ma ha anche creato una fondazione Food for Soul per ‘mense comunitarie’ che servono pasti a senzatetto e a persone in condizioni di vulnerabilita’; e dopo Milano, Bologna, Modena, Londra e Rio de Janeiro, a marzo ha inaugurato un refettorio per i senzatetto anche a Parigi, in Francia.
Bottura ha ritirato il premio sul palco con la moglie di origine americana, Lara Gilmore: ha ringraziato non solo il suo staff e Modena, ma anche l’Italia tutta; e ha aggiunto che gli chef e tutti nel settore della ristorazione devono rendersi conto che hanno il potere di cambiare il mondo. “Ho intenzione di utilizzare questa vetrina per rendere ancora piu’ forte i cambiamenti ci stanno per essere”, ha aggiunto nella conferenza stampa vittoria. “Nutrire il pianeta. Combattere gli sprechi. La scorsa settimana Henry Kissinger mi ha chiesto un selfie. E’ incredibile. Dobbiamo coinvolgere tutta la comunita’ degli chef … Puntando i riflettori si deve rendere visibile l’invisibile e’ estremamente importante”. Ma vincere l’ambita classifica e’ anche un affare. Come ricorda l’agenzia Bloomberg, il sito web di El Celler de Can Roca primo in cima alla lista, nel 2013 registro’ 12 milioni di visitatori e il ristorante dovette assumere tre persone in piu’ solo per respingere le richiesta ai tavoli. Rene Redzepi del Noma racconto’, a sua volta, che avrebbe potuto riempire il suo ristorante per 15 anni con le richieste di prenotazione che ricevette il giorno quello in cui vinse il premio, nel 2010.
Fonte: AGI