di Biagio Maimone
Vittorio Feltri sostiene che i meridionali siano cittadini inferiori in quanto hanno generato le varie mafie, tra cui la ‘ndrangheta, la sacra corona unita e la camorra. Certo le varie mafie sono nate nel Sud Italia, ma è indiscutibilmente vero che esse trovano terreno fertile nel Nord Italia per connivenze rinvenibili nel tessuto politico ed industriale. Si sa che il Nord Italia è più ricco del Sud Italia e che le mafie si nutrono ed irrobustiscono nei territori in cui la ricchezza circola. Se i meridionali sono un popolo di scarso valore per la presenza delle mafie nei loro territori, allora dobbiamo necessariamente sostenere che molti settentrionali sono da ritenere di scarso valore perché le mafie sono presenti anche e soprattutto nei territori del Nord.
Per appalti discutibili, tangenti, corruzione molti politici del Nord hanno subito condanne.
La mafia, caro Feltri, ora è dappertutto e si radica maggiormente dove ci sono i soldi. Forse intendevi affermare che i meridionali sono inferiori perché non hanno soldi? Si, hai ragione, i soldi appartengono ai ricchi settentrionali e per questioni politiche e storiche al Sud non sono mai arrivati. Quel che è arrivato è solo l’elemosina. Il lavoro deve rimanere al Nord per arricchirlo sempre più. Ma c’è da dire che il Nord Italia è popolato da meridionali che lo hanno reso ancor più ricco grazie alla propria forza lavoro. Non vi è dubbio che le mafie debbano essere combattute sia al Sud, sia al Nord, indistintamente, e, per farlo, bisogna costruire una società che predilige la giustizia, la democrazia e le pari opportunità.
Avercela con i meridionali significa non conoscere la storia della nostra nazione e significa anche, inesorabilmente, esprimere un sentimento razzistico che denota la propria piccineria.
Gli spiriti evoluti sanno che occorre costruire una realtà sociale e politica che includa finalmente il Sud Italia, per farlo finalmente progredire. L’unità d’Italia deve essere concretizzata e non rimanere solo sulla carta!