Nel 2018 l’e-commerce della Federazione russa supererà i 30 miliardi di dollari. Una ricerca rivela il momento propizio ai produttori italiani in molti settori, dal lusso al turismo. Anche perché a Mosca ci sono ancora pochi operatori internazionali
La Federazione Russa nel 2017 è uscita dalla crisi e la stabilizzazione del rublo concorre alla crescita del commercio elettronico russo che supererà nel 2018 i 30 miliardi di dollari, secondo le stime dell’istituto di analisi del commercio e del marketing digitale eMarketer. Più in generale, l’economia russa è ripartita nel 2017 con una crescita del PIL al 1,5% e la stima per il 2018 è all’1,7% secondo la Banca Mondiale.
Ecco i principali acquisti online dei russi secondo eMarketer: il settore viaggio con prenotazioni di hotel, tour, biglietti aerei, (molto importante per l’incoming e il boom dei turisti russi nei prossimi mesi in Italia e nel mondo) poi biglietti per eventi, elettronica ed elettrodomestici, moda e accessori, prodotti per bambini, cibi in scatola, detersivi e casalinghi e prodotti freschi.
«Cresce l’e-commerce in generale in Russia, complici l’uscita dalla crisi e l’aumento delle connessioni internet e mobile in molte aree. Le zone dove vengono effettuati più acquisti online sono le grandi città come Mosca, San Pietroburgo o Ekaterinburg», ha spiegato Giulio Gargiullo, Digital marketing manager intervenuto a Meet Magento Italy. «Da un lato cresce il commercio elettronico basato nella Federazione Russa, che fornisce agli utenti una serie di vantaggi come il “Made in Russia”, la velocità nelle consegne, la localizzazione, una migliore logistica in generale e il dominio dei grandi player locali. Dall’altro lato continua a crescere il commercio elettronico oltreconfine prevalentemente con acquisti dalla Cina (90%), dall’Unione Europea (4%) e dagli USA (2%). In termini economici l’ecommeerce dalla Cina pesa il 52%, dalla UE il 23%,dagli USA il 12%. In questo segmento ci sono ancora pochi operatori internazionali dove sicuramente ci sono grandi opportunità per il Made in italy di qualità e l’ambito luxury».
«Non è un mercato per tutti», ha concluso Gargiullo, «ma per quelle aziende ad alto valore che voglio investire nel Paese e nella cultura, abbracciando a pieno i limiti e le grandi potenzialità che offre la Federazione Russa anche online» .