“Non dobbiamo insistere sul fatto che il missile caduto in Polonia sia stato lanciato dalla Russia, sarebbe una provocazione”, ha detto il presidente turco Erdogan
“Non abbiamo prove precise che ci permettano di concludere che si è trattato di un attacco alla Polonia”. Lo afferma il presidente polacco Andrzej Duda come riportato nell’account Twitter della presidenza polacca.
Il missile che ieri ha ucciso due persone in Polonia è partito dall’Ucraina, anche se era di fabbricazione russo, riferiscono intanto alla Cnn due fonti americane informate sulle valutazioni iniziali degli Stati Uniti. I funzionari hanno aggiunto che le valutazioni dell’intelligence sono state discusse durante la riunione di emergenza convocata da Biden a margine del vertice G20 a Bali e sono state condivise nella riunione degli ambasciatori della Nato a Bruxelles.
La Polonia – a quanto si apprende – non ha per ora invocato l’articolo 4 della Nato. L’articolo 4 del trattato di Washington prevede che “le Parti si consulteranno ogniqualvolta, a giudizio di una di esse, l’integrità territoriale, l’indipendenza politica o la sicurezza di una delle Parti siano minacciate”. Non si sa al momento se intenderà farlo più avanti.
Anche il presidente Usa, Joe Biden, avrebbe detto ai leader del G7, secondo Dpa, che il razzo era un missile antiaereo proveniente dall’Ucraina. Avrebbe anche precisato che si trattava di un missile del sistema S-300. E dopo l’incontro di emergenza a Bali con gli alleati, Biden ha sostenuto che è “improbabile” che il missile sia partito dalla Russia. “Questo è dovuto all’analisi della traiettoria ma non voglio dire che si sia già completata una vera indagine sull’accaduto”.
Il Cremlino ha sottolineato positivamente quella che ha definito “la reazione misurata” degli Usa alle notizie sulla caduta di missili in Polonia, un atteggiamento “in contrasto con le dichiarazioni” di altri Paesi. Lo riferisce l’agenzia Ria Novosti.
Biden ha spiegato che con gli altri leader si è deciso …continua su