Dai dati raccolti, sia sondaggi che analisi sui social media, si evidenzia che nelle settimane immediatamente successive al dibattito, Kamala Harris ha ottenuto un ottimo sostegno, consolidando il suo vantaggio in diversi stati chiave stando in vantaggio di 3 punti su Donald Trump (48,78% contro 45,36%) a livello nazionale.
Nelle ultime due settimane si è assottigliato il margine tra i due candidati, soprattutto in alcuni stati del Midwest come Michigan e Wisconsin. La Pennsylvania, invece, contro le previsioni resta uno degli Stati più contestati e determinanti per l’esito delle elezioni.
Qui, il vantaggio di Trump rimane esiguo, dello 0,06%, un margine così sottile che come dicono gli esperti “ per i sondaggi equivale quasi a nulla”.
Pare infatti che “ la luna di miele” per la Harris sia già finita .
C’è uno stallo , nè un vantaggio netto di Kamala, né una situazione disperata per Trump”.
Pertanto , l’esito delle elezioni resta sempre più imprevedibile, arrivando al risultato finale per cui la Harris si trovi in vantaggio nel voto popolare, mentre Trump potrebbe mantenere la maggioranza dei delegati
Così facendo , la Harris potrebbe vincere il voto popolare, ma non la presidenza, cosa già accaduta ad Hillary Clinton nel 2016.
Ma quali sono i temi delicati e scivolosi per la Harris?
L’economia è un tema su cui Harris sta migliorando considerando che è sempre stato un terreno più facile per i repubblicani affrontando temi come il fracking e le politiche per le piccole-media imprese
Invece continua ad aver difficoltà per la gestione del conflitto israelo-palestinese con sentiment negativi diffusi tra gli elettori .
Di contro l argomento dell’immigrazione ha visto un peggioramento per Trump sopratutto dopo la presunta, anzi falsa , dichiarazione che gli immigrati mangiano animali domestici, come cani e gatti.
Trump è peggiorato ma la Harris non è in chiaro vantaggio
Ancora la strada è lunga
Noi seguiremo gli eventi