Abbiamo sempre più notizie di grandinate distruttive in Italia, numerosi fenomeni violenti sono accaduti nelle ultime settimane. La grandine è un fenomeno meteo particolarmente insidioso e pericoloso, allorquando si verifica durante i grossi temporali estivi da supercella, quelli più violenti.
La grandine si forma dentro il cumulonembo e può assumere dimensioni spaventose in occasione di severe correnti ascensionali, tipiche dei cumulonembi ben strutturati, che hanno una notevole potenza originata da forti contrasti termici in atmosfera.
In talune occasioni, grandinate di grossa taglia, meno frequenti, possono verificarsi in occasione dei primi temporali d’autunno a settembre, quando l’energia in gioco è notevolissima anche dal mare. Questo accadde a inizio settembre del 2015, con una potentissima grandinata in un’area in genere poco esposta.
Il super temporale di 4 anni fa su Napoli
Era il mattino del 5 settembre 2015 quando un violento temporale si stava abbattendo sul capoluogo partenopeo e molte zone della provincia. Uno storico evento meteo si stava scatenando, con una grandinata d’entità storica a Napoli e circondario. Così riferivamo in quel giorno:
A Napoli e hinterland, un temporale di forte intensità sta in questi istanti causando il panico in vari quartieri della città, per la grandine di dimensioni incredibili, anche ben oltre i 5 cm di diametro, in grado di rompere parabrezza auto, infrangere vetrate, rompere tegole nei tetti, ferire eventuali malcapitati.
Nella foto, uno dei chicchi di grandine dall’ovest napoletano, e la traccia dei fulmini che indicano che il temporale è attualmente su Napoli città, dove sta scaricando fulmini e pioggia. Alcuni chicchi di grandine avrebbero raggiunto 8/10 centimetri di diametro, danneggiato auto, tetti, e ferendo un bambino.
La potenza del fenomeno, assolutamente raro in queste zone, ha colpito con “furia assassina” non solo la terraferma, ma persino il mare che appariva come in ebollizione di fronte a quei super chicchi che hanno lasciato di stucco i malcapitati.
Fonte meteogiornale.it