ROMA – Nella sua attività di monitoraggio del mondo motoristico, l’Adac, l’autorevole automobile club tedesco, ha recentemente stilato una classifica delle auto più affidabili basandosi però su un insolito criterio di valutazione, ovvero il numero delle chiamate effettuate al servizio di assistenza stradale (dove un voto più basso indica quindi un’auto più affidabile).
Così, prendendo in considerazione 109 modelli di 25 marchi immatricolati tra il 2011 e il 2018 (con almeno diecimila esemplari venduti), l’Adac ha raccolto il numero di interventi (ogni mille auto) effettuati nel corso di un anno. L’analisi è stata poi suddivisa per segmento di mercato, distinguendo tra modelli compatti, medi e grandi. Ovviamente, in questa epoca di stop forzati a causa della pandemia da Sars-CoV-2, tra le cause principali delle chiamate all’assistenza stradale si è distinta la batteria scarica (46,3% delle segnalazioni).
Dall’analisi dell’Automobile club tedesco, la vettura meno affidabile è risultata essere la Kia Ceed del 2011, con 52,7 guasti ogni 1000 auto. La situazione cambia solo con i modelli più recenti, che sono risultati quasi senza guasti. Scarse performance anche per la Hyundai i20 (42,2 guasti per il modello del 2011), la Seat Alhambra e la Volkswagen Sharan, con guasti di frequenza superiore alla media, in tutti gli anni del modello, come pure le Smart Forfour e Fortwo.
A seguito di questi risultati, gli analisti di Autouncle.it hanno pensato di cercare la diffusione (nel senso dei modelli attualmente in vendita) delle auto segnalate dall’Adac (limitatamente all’anno 2018), stilando così un’ideale classifica delle più affidabili. A ottenere i punteggi più alti sono state molte auto “made in Germany” (Bmw, Mercedes, Audi), ma c’è stata anche qualche sorpresa come la giapponese Mitsubishi Asx e la coreana Kia Sportage, a cui si aggiunge una buona performance della britannica Mini Cooper. (m.r.)
Fonte www.repubblica.it