Sei anni di reclusione e una multa di 5mila euro per favoreggiamento della prostituzione e assoluzione dall’accusa di violenza sessuale. Sono le richieste sollecitate oggi dal pm Marco De Crescenzo nel processo a Oristano a don Giovanni Usai, il fondatore della comunità di recupero per detenuti “Il Samaritano”, che era stato arrestato poco più di nove anni fa. Per il coimputato di origine nigeriana, Alphonsus Eze, anche lui accusato di favoreggiamento, il pubblico ministero ha chiesto la condanna a tre anni.
I fatti contestati sarebbero avvenuti all’interno della comunità, che opera nelle campagne di Arborea. Secondo il pm, il sacerdote – difeso da Anna Matia Uras e Franco Luigi Satta – come responsabile del centro avrebbe dovuto vigilare e invece ha consentito che le ragazze, che si sarebbero dovute rieducare, avessero condotte scorrette, culminate con la prostituzione. Una di queste – tutte erano di nazionalità nigeriana – aveva denunciato anche una violenza sessuale. La prossima udienza il 19 marzo con le arringhe della difesa.