Il dibattito sugli zuccheri artificiali è più vivo che mai: è da giorni che si attende la dichiarazione ufficiale dell’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro, ente dell’Oms, che etichetterà l’aspartame, usato per dolcificare le bevande gassate o alcune gomme da masticare, come “possibilmente cancerogeno per gli esseri umani”. Questa notizia, che va interpretata senza allarmismi – ma che determinerà il bisogno di identificare la quantità giornaliera di prodotto che è possibile assumere in modo sicuro – spinge a chiedersi se esistano alternative ai dolcificanti sintetici e allo zucchero bianco che permettano di migliorare la propria alimentazione senza rischi. La risposta arriva da CiboCrudo, il principale brand italiano di cibo plant-based e crudista, che ha selezionato 4 zuccheri insoliti e buonissimi non solo per il gusto ma anche per la salute. |
Lo xilitolo di betulla:nome ormai conosciuto ai più grazie agli spot pubblicitari delle gomme da masticare – perché ha la capacità di inibire la crescita dei batteri che portano alla carie – lo Xilitolo è un edulcorante naturale che ha lo stesso aspetto, lo stesso gusto e la stessa dolcezza dello zucchero raffinato, ma con un contenuto calorico del 40% inferiore ed un indice glicemico molto basso. A differenza dello xilitolo che viene utilizzato nell’industria, lo Xilitolo di CiboCrudo è estratto naturalmente dal legno di betulle finlandesi e può addolcire drink e dolci in modo sano e gustoso. tiossidanti. La Lucuma: quasi sconosciuta in Occidente, la Lucuma è molto apprezzata ed utilizzata da secoli dalle popolazioni andine come energizzante o come rimedio naturale per molte malattie. Il frutto della pianta ha l’aspetto di una grossa pesca, con una buccia dal colore verde che può tendere al bronzo-dorato, mentre la polpa ha un intenso colore giallo-arancio. Può essere consumata fresca, o in polvere come dolcificante. Oltre a fungere da alternativa allo zucchero, la lucuma è una fonte di minerali come fosforo e ferro; contiene anche riboflavina (vitamina B2), che contribuisce alla protezione delle cellule dallo stress ossidativo, e tiamina, che contribuisce alla normale funzione del cuore. Che sapore ha? È dolce, ricorda il caramello ma anche… la zucca. Dove usarla? Nelle torte, negli smoothies, persino per preparare i brownies. La Stevia Rebaudiana: è conosciuta ed utilizzata da migliaia di anni dai nativi Guaraní del Paraguay, che utilizzavano tali foglie per dolcificare le loro tisane o le masticavano durante le loro attività. Dopo che molte ricerche scientifiche ne hanno confermato le proprietà nutritive il suo utilizzo è gradualmente aumentato. Oggi questo dolcificante naturale è considerato un valido aiuto per i diabetici e per coloro che soffrono di ipertensione. La Stevia Rebaudiana possiede elementi unici: i più rinomati sono lo Stevioside e il Rebaudioside A, che forniscono l’enorme potere dolcificante (superiore 350 volte allo zucchero comune), senza calorie. Non favorisce le carie, fa benissimo alla pelle grazie alle sue proprietà antinfiammatorie e idratanti e secondo recenti studi contribuisce ad abbassare la pressione sanguigna. La recente popolarità di questa sostanza ha fatto incrementare la lista di prodotti “a base di” e di edulcoranti che però non sono stevia al 100%: leggere l’etichetta è il primo passo per scegliere al meglio. Lo zucchero di dattero: zucchero ma anche farina, chiamatela pure come preferite, ma questa polvere è buona e fa bene. Ha lo stesso aspetto dello zucchero di canna, ma le proprietà sono molto più ricche e variegate. Composto da un solo ingrediente, il dattero, che viene essiccato e tritato, questo zucchero oltre ad arricchire ricette dolci e salate svolge una preziosa azione antiossidante all’interno del nostro corpo; ha, inoltre, proprietà antinfiammatorie e anti-invecchiamento e contiene potassio, manganese e rame – minerali fondamentali per il corretto funzionamento del nostro organismo. Inoltre, a differenza degli altri zuccheri raffinati che sono composti interamente da carboidrati, contiene anche preziosissime fibre. “Il nodo da sciogliere non è tanto quale tipo di zucchero consumare – dichiara Ludovico Danese, General Brand Manager di CiboCrudo – ma il perché farlo: il fatto che i dolcificanti artificiali abbiano zero calorie dà l’idea che si possa mangiare e bere di tutto. In realtà non è così: bisogna sempre fare attenzione alla quantità e alla qualità di quello che mangiamo, scegliendo un’alimentazione consapevole ed attenta al nostro benessere. In generale, per una vita salubre vale sempre la regola di ridurre l’apporto di zuccheri semplici, preferire i carboidrati a basso indice glicemico, come quelli integrali, e aumentare l’attività fisica. L’uso di alimenti crudi o poco processati permette, inoltre, di assimilare meglio le loro virtù nutrizionali.” |