“Rilancio”
Ieri sera il governo ha approvato il cosiddetto “decreto rilancio” per gestire la crisi economica causata dall’epidemia. Prevede lo stanziamento di 55 miliardi di euro in aiuti ai lavoratori, alle famiglie e alle imprese. Il decreto contiene nuove misure sulla cassa integrazione, sugli aiuti ai lavoratori autonomi e per il sostegno alle imprese, compresi versamenti a fondo perduto. L’obiettivo è aumentare la quantità di risorse già stanziata dai precedenti interventi, e risolvere alcuni dei problemi nella trasmissione degli aiuti all’economia che si sono manifestati fino a qui (come i problemi della cassa integrazione e quelli dei prestiti alle imprese). Trovate tutti i dettagli qui.Regolarizzazione
Nel “decreto rilancio“ c’è anche una procedura per regolarizzare una parte dei migranti che vivono in Italia. La misura era attesa da tempo dagli esperti di immigrazione e integrazione, e secondo stime informali del ministero dell’Interno potrebbe interessare circa 200mila persone. Il provvedimento è impostato su due possibilità. Il primo prevede che i datori di lavoro possano regolarizzare i dipendenti o collaboratori attualmente in nero; se sono migranti irregolari, questi riceveranno automaticamente un permesso di soggiorno. Il secondo prevede – per i migranti irregolari che già avevano lavorato nei settori interessati ma hanno perso il lavoro – un permesso temporaneo di sei mesi per cercare un nuovo impiego nei settori concordati. La maggior parte degli esperti di immigrazione ritiene in generale che le regolarizzazioni portino benefici tangibili sia per i migranti – che ottengono diritti e un regolare contratto, e in caso contrario possono rivolgersi senza preoccupazioni alle autorità – sia per lo Stato. Passare dalle buone intenzioni alla pratica non sarà però semplice. Palio
La città di Siena ha concordato l’annullamento di entrambi i palii previsti quest’anno, in programma come da tradizione il 2 luglio e il 16 agosto in Piazza del Campo, per questioni di sicurezza e salute pubblica legate al coronavirus. Prima di quest’anno il Palio di Siena si era corso ininterrottamente dal 1632, ad eccezione dei periodi delle due guerre mondiali: fino a oggi l’ultimo anno senza Palio fu il 1944. Skole
Molti governi stanno osservando con interesse il modello seguito dalla Danimarca per riaprire le scuole. Gli alunni fino a 11 anni sono tornati già in classe il 15 aprile. La Danimarca non è la sola nazione in cui le scuole hanno aperto, ma dopo quasi un mese di lezioni, e nonostante dubbi sulla sicurezza soprattutto da parte di molti genitori, la sperimentazione sembra aver funzionato. L’organizzazione delle attività scolastiche durante l’epidemia si basa non solo sulle precauzioni per evitare che i bambini si contagino, ma anche su un sistema di tracciamento dei contatti di chi abbia eventualmente contratto il virus. I bambini rimangono in piccoli gruppi che non entrano a contatto fra di loro. In questo modo si creano delle “bolle protettive”. Ciò sopperisce alla difficoltà di garantire il distanziamento fisico di sicurezza di due metri (che è comunque previsto), che i giovani studenti fanno fatica a rispettare. Per garantire che i gruppi non si incontrino sono state organizzate anche entrate e uscite dagli edifici scaglionate.
Giappone
Il Giappone ha revocato in 39 province su 47 lo stato di emergenza emanato per contenere la diffusione del coronavirus. Tra le province in cui continuerà a essere in vigore ci sono quelle della capitale Tokyo e di Osaka. Ad oggi i casi di contagio confermati da coronavirus sono più di 16.000 e i morti 680. I libri e la sagra ✍️ Moda
Martedì un gruppo di stilisti, aziende di moda e rivenditori, guidati dallo stilista belga Dries Van Noten, ha pubblicato una lettera aperta per invitare l’intero settore a fare dei cambiamenti e a rispondere, in particolare, a due problemi noti da tempo ma che sono stati aggravati dalla crisi dovuta al coronavirus: il momento di arrivo delle collezioni nei negozi e gli sconti. Il gruppo ha messo insieme la proposta dopo averne discusso durante tre riunioni sul programma per videochiamate Zoom. Il settore della moda è stato particolarmente colpito dalla crisi legata al coronavirus: prima hanno chiuso molte fabbriche senza evadere gli ordini, poi hanno chiuso i negozi, con il risultato che la merce invenduta si accumula nei magazzini e rischia di essere proposta in sconto prima del tempo. Secondo molti, tra cui Van Noten, è il momento di ripensare il sistema e questa è una prima proposta in tal senso. |