L’Inter battuta da Ibra e dal suo Milan. L’Atalanta travolta dal Napoli. La Lazio annichilita dalla Sampdoria. E la Juventus incapace di andare oltre il pari a Crotone, campo da cui in passato sarebbe uscita vincente anche schierando sole riserve. Nel sabato di campionato appena trascorso, le quattro squadre italiane classificate in Champions League hanno messo insieme un punto appena, quello dei bianconeri. Un risultato che si spiega in gran parte, certo, con il merito delle avversarie (Napoli e Sampdoria hanno fatto partite quasi perfette), con colpe specifiche (per l’Inter le prestazioni negative di Kolarov e Brozovic, per la Juve l’espulsione di Chiesa e il ritardo nel progetto di Pirlo). Ma c’è di più.
Altrove in Europa
Al rientro dalla pausa delle nazionali, le squadre di vertice soffrono. Succede in Italia, in modo così vistoso, ma è successo anche all’estero. Il Real Madrid ieri ha perso in casa contro il Cadice, promossa dalla Segunda Division e ora incredibilmente prima in Liga a 10 punti, al pari proprio del Real, del Granada e del Getafe, che sempre ieri ha battuto in casa il Barcellona. In Premier League il Chelsea, dopo avere speso oltre 240 milioni sul mercato, non è stato capace di superare il Southampton. I soldi, almeno in questa strana giornata, sembrano non fare la felicità. Di sicuro non ha fatto felici gli allenatori il fatto che le nazionali abbiano giocato di mercoledì. Le tre vincenti di ieri in Serie A (Milan, Napoli, Sampdoria) avevano molti meno nazionali delle sconfitte (Inter, Atalanta, Lazio).
Juve, il cantiere è completamente aperto
L’effetto nazionali
A guardare dentro il dato si scopre che lo sbilancio è minimo per Inter e Milan, entrambe con tanti nazionali, ma massimo per Napoli e Atalanta, visto che da Castel Volturno i giocatori non sono partiti (tranne Milik), Crotone-Juve, dato il livello dei padroni di casa, e Sampdoria-Lazio, con il gruppo blucerchiato assai meno svuotato dalle convocazioni dei ct. Si aggiunga il fatto che quest’anno le nazionali abbiano giocato mercoledì, con la necessità di fare tamponi a tutti i rientrati nella giornata di giovedì, lasciando quindi ai club il solo venerdì per allenarsi. Basta a spiegare un sabato di risultati pazzi? Forse no, non ci siamo ancora. In tutta Europa questa stagione, la prima iniziata in emergenza Covid, sta offrendo risultati da mandare fuori di testa gli scommettitori, con Bayern Monaco e Liverpool surclassate in goleada da avversarie meno forti e gare ribaltate con tre gol nel finale. Resta da capire se questo strano calcio, col progredire della stagione e l’assestamento delle squadre, si normalizzerà o continuerà a stupire.
Fonte www.repubblica.it