Si tratta di un simbolo storico che riprende i colori nazionali della Prussia in bianco e nero, l’aquila prussiana, la croce nordica con il tricolore rosso-bianco-nero imperiale tedesco, con una croce di ferro. Fu issata per la prima volta nel 1867
Non era una bandiera neonazista, ma il simbolo da combattimento della Marina imperiale tedesca. Questo è quanto è stato dichiarato dal procuratore militare Marco De Paolis, che ha condotto l’inchiesta. Il vessillo appeso a Firenze in una stanza del carabinieri non ha nessun diretto riferimento con il movimento tedesco di di Hitler.
Quella bandiera, issata per la prima volta nel 1867 dalla Confederazione del Nord e confermata dalla Costituzione federale imperiale nel 1871, riprende i colori nazionali della Prussia in bianco e nero, l’aquila prussiana, la croce nordica con il tricolore rosso-bianco-nero imperiale tedesco, con una croce di ferro. Nel 1919 arrivarono le bandiere della Repubblica di Weimar (nero-rosso-oro) a sostituire quelle imperiali, e così i nazionalisti utilizzarono quella vecchia bandiera per contestare Weimar.
Per questo, quell’insegna sarebbe davvero un vessillo storico, indipendente dalla propaganda nazionalsocialista che tanti orrori portò nella nostra storia recente.