Ancora una volta i diritti dei passeggeri prevalgono sulle compagnie aeree. Ryanair, infatti, nei giorni scorsi, su decisione del Giudice di Pace di Torino, è stata condannata al pagamento di 6000 euro nei confronti di 17 passeggeri, che hanno subito un volo in ritardo ed hanno agito giudizialmente secondo quanto previsto dal Regolamento Comunitario 261 del 2004.
Nella fattispecie, il volo Torino Valencia del 3 agosto 2020, anziché atterrare alle 10:10, è atterrato alle 13:18. Il volo, quindi, è atterrato oltre le tre ore di ritardo, senza condizioni meteo avverse, al contrario di quanto sostenuto dalla compagnia aerea.
«Il Giudice di Pace di Torino – commentano da ItaliaRimborso, che ha difeso i numerosi passeggeri aerei – , ha applicato il Regolamento Comunitario 261/2004, che tutela i passeggeri aerei anche in casi di ritardo aereo. Oltre le tre ore di ritardo, infatti, i passeggeri possono richiedere la compensazione pecuniaria. Nella fattispecie non vi erano circostanze di sciopero o di condizioni meteo avverse. Come politica aziendale puntiamo sempre a raggiungere ad un accordo con la compagnia aerea, in modo da non intasare i tribunali con evidenze giuridiche.
In questo caso la compagnia aerea sosteneva che vi fosse maltempo per un volo precedente. Circostanza non veritiera, come sostenuto dallo stesso Giudice e da ItaliaRimborso, che aveva chiesto l’escussione di un ingegnere Ryanair, non necessaria poi ai fini della decisione».
ItaliaRimborso punta a far valere i diritti dei viaggiatori ed ancora una volta ha ricevuto una sentenza favorevole, accaduto come il 97,8% dei casi.