Le rilevazioni del comparatore di prezzi Facile.it sul primo semestre di quest’anno sui prodotti e servizi legati all’abitazione
di Michela Finizio
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Tariffe gas e luce e mutui in calo riducono l’impatto dell’emergenza da Covid-19 sulle spese delle famiglie per l’abitazione principale. A segnare incrementi nei primi sei mesi del 2020 sono invece le tariffe internet (fibra o adsl) e i tassi dei prestiti personali, cresciuti rispettivamente in media del 4,6 e del 6,1% rispetto a gennaio. È questa la fotografia che emerge dall’analisi delle tariffe e dei prezzi proposti dagli operatori su Facile.it, il portale che aiuta i consumatori a risparmiare su assicurazioni, finanziamenti e spese per la casa confrontando le offerte presenti sul mercato.
I tassi dei mutui in questo primo semestre sono rimasti su livelli estremamente bassi, addirittura inferiori rispetto a quelli rilevati a inizio anno. Durante il mese di marzo il tasso fisso ha toccato un nuovo record: in questo caso è stato determinante il calo dell’indice Eurirs che, proprio a causa del Covid, è addirittura sceso sotto lo zero. Tasso fisso e variabile sono ormai estremamente vicini e, in alcuni casi, il variabile è addirittura più conveniente. Non a caso, oggi, il 97% dei richiedenti sceglie il tasso fisso.
Per quanto riguarda le tariffe luce e gas nel mercato libero, da inizio anno sia il costo delle materie prime sia il peso della bolletta finale sono calati. Per la luce, il calo complessivo sulla spesa annua tra pre lockdown e post lockdown è stato del 3%. Per il gas, del 4,4 per cento. La riduzione del costo della materia prima è stata compensata solo in parte da un aumento di alcuni costi fissi.
Nessun rincaro, invece, sulla telefonia mobile che registra tariffe stabili nel semestre, mentre a rispetto alle offerte di “internet casa” (fibra o adsl) a partire dal mese di maggio molte compagnie hanno lievemente ritoccato al rialzo i prezzi delle offerte (cresciute di circa un euro al mese rispetto a marzo).
Sul fronte dei prestiti personali Facile.it invece registra un aumento dei Taeg offerti, dovuto ad un atteggiamento di maggior cautela da parte delle società del credito per via del peggioramento generale attuale (e futuro) dell’economia.