La presenza di fosfina nell’atmosfera di Venere genera parecchi interrogativi. Questo gas si genera con l’attività biologica e almeno sulla Terra significa vita, poiché deriva dal metabolismo di microrganismi. La presenza della vita su Venere era sempre esclusa, in quanto è considerato un pianeta inospitale.
Tra gli scienziati c’è molta cautela e non si vuole saltare a conclusioni affrettate. Al momento però non ci sono altre spiegazioni che possano motivare la presenza della fosfina, anche se servirà tempo per capire se il gas sia davvero biologico.
Venere è il pianeta più vicino e più simile al nostro, come dimensioni. Ma la sua superficie è un inferno, per l’effetto serra. Le condizioni della superficie di Venere rendono quindi non plausibile l’ipotesi della vita lì, ma le nuvole di Venere sono una storia completamente diversa.
Gli scienziati sanno che si possono trovare posti più temperati. Basta salire di quota, di qualche decina di chilometri dove in genere ci sono le nubi e a questo punto gli indizi sono interessanti. L’acqua, l’anidride carbonica e la luce solare, i prerequisiti per la fotosintesi, sono abbondanti in prossimità delle nuvole.
La rivelazione è stata presentata in una conferenza stampa dalla Royal Astronomical Society. La scoperta lascia questa suspance: potrebbero esserci microrganismi che sintetizzano fosfina su Venere, ma per ora mancano le prove concrete.
Occorrerà vagliare diverse opzioni. Se per esempio alcuni fenomeni geologici o chimici possano produrre questi gas. La ricerca valuta altre ipotesi come fulmini, micro meteoriti o processi chimici che avvengono all’interno delle nuvole.
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