La previsione meteo stavolta non ha fallito. Quello che ha preso forma sul Mediterraneo è un vero e proprio ciclone dalle caratteristiche sub-tropicali, se non addirittura tropicale. La struttura depressionaria sta prendendo parecchio forza, come traspare in modo sempre più evidente dalle ultime foto satellitari.
Ormai appare evidente l’occhio del ciclone, con i venti attorno al centro della depressione che avrebbero già superato i 100 km/h. Il TLC (Tropical Like Cyclone) è atteso rafforzarsi ulteriormente e risalire verso nord-est in pieno Mar Ionio, per poi piegare in direzione della Grecia dove è previsto l’impatto nel corso di venerdì.
La traiettoria è però ancora soggetta a variazioni, in virtù dell’incertezza che caratterizza l’evoluzione di queste tempeste, in particolare durante la fase d’intensificazione quando possono deviare rotta in poco tempo. Confermiamo che l’Italia del Sud dovrebbe essere solo lambita, ma non resta che monitorare.
Non è raro osservare tali strutture nel Mediterraneo, specie nei mesi autunnali, tanto che anche negli ultimi anni si sono avuti alcuni esemplari, fra cui Numa, Zorbas. Si ricorda molto bene anche Qendresa, che colpì la Sicilia ionica nel novembre 2014.
Il TLC si alimenta grazie alle acque molto calde in superficie, che in questo momento superano i 27°C sullo Ionio Meridionale, dove si trova dopo essere risalito dal Mar Libico. Il calore fornito dal mare alimenta la struttura e la tiene in vita attraverso una continua genesi di ammassi temporaleschi attorno all’occhio.
Il Ciclone è stato ribattezzato “Udine” dall’Università di Berlino, l’ente preposto a denominare i vari sistemi perturbati. Ci sono però altri nomi attribuiti ed è infatti conosciuto anche come “Ianos” (così battezzato in Grecia) e come “Cassilda” dal Mediterranean Cyclone Center.
L’eccezionalità di questo evento è legato al fatto che sembrano esservi tutti i presupposti perché il ciclone tropicale possa raggiungere addirittura lo status di Medicane, ossia di un vero e proprio uragano mediterraneo. Questo avviene di rado, ma stavolta sembra sempre più probabile.
Attualmente le propaggini della spirale ciclonica abbracciano Sicilia e Calabria, portando anche piogge e qualche temporale sulla Sicilia sud-orientale. Per queste zone probabilmente l’effetto maggiore saranno le mareggiate in arrivo, per i venti violentissimi al largo. Ben altro dovrebbe invece accadere in Grecia.
Rammentiamo che le previsioni meteo con validità sino a 5 giorni hanno una maggiore affidabilità, mentre questa decresce man mano che ci allontaniamo nel tempo.
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