Alla seconda giornata del Festival Imbavagliati, gli ospiti accendono i riflettori sui “conflitti dimenticati” ai confini del Mondo, raccontando la sorte che collega il popolo afghano ai bambini soldato dell’Africa Subsahariana. Pan-Palazzo delle Arti di Napoli – 16 al 19 maggio 2022
NAPOLI. Si accenderà una luce sulle guerre dimenticate nella seconda giornata di “Imbavagliati”, il festival internazionale di giornalismo civile, ideato e diretto da Désirée Klain, che dal 2015 dà voce ai giornalisti che nei loro paesi hanno sperimentato il bavaglio della censura e la persecuzione di regimi dittatoriali, in programma al “Pan- Palazzo delle Arti di Napoli”, per una settima edizione “straordinaria” fino a giovedì 19 maggio.
“Confi-Nati” è il tema della settima edizione “straordinaria” della manifestazione contro i bavagli. “Un pronto soccorso solidale” per accendere una luce su quelle popolazioni, che vivono in luoghi dove per gravi conflitti interni non si riesce a sopravvivere, ma neppure a fuggire, schiacciati dalla guerra e dalla difficoltà ad emigrare, attraverso testimonianze coraggiose, che denunciano i diritti degli ultimi nel mondo
Sono trascorsi sei mesi dalla presa del potere da parte dei talebani e l’Afghanistan è precipitato in un baratro economico, sociale e umanitario che ricorda molto gli anni Novanta. Il 97% della popolazione al di sotto della povertà, 9 milioni di bambini sull’orlo della fame. Società civile cancellata e le donne trascinate fuori da ogni esercizio civile, riportate con la forza tra le mura delle loro case. Ne discuteranno, mercoledì 17 maggio dalle 10.30, nel focus “Afghanistan senza diritti: i talebani, interpreti di un Islam fatto a loro uso e consumo”, il giornalista afghano Najeeb Farzad, cronista, scrittore e attivista, direttore della Ong Asia Culture House, consulente dell’Afghan Human Rights Home e attualmente rifugiato in Italia; Farhad Bitani, scrittore ed educatore afghano, attivo da anni per lo sviluppo del dialogo interculturale e interreligioso, fondatore del Gaf Global Afghan Forum, organizzazione no profit volta a creare progetti di formazione e crescita sociale in Afghanistan e l’inviata di guerra e direttrice di “Radio Bullets” Barbara Schiavulli. Corrispondente e cronista free-lance, giornalista attiva sul campo nel documentare i conflitti e i fronti caldi degli ultimi venti anni, collaboratrice delle maggiori testate nazionali e internazionali e vincitrice di numerosi premi, tra cui il Premio Lucchetta nel 2008 il Premio Maria Grazia Cutuli nel 2010 e il Premio Enzo Baldoni nel 2014.
Nello stesso incontro parlerà di “Quel lungo confine tra Iran e Afghanistan, dove l’umanità è assente”, Tiziana Ciavardini. Un contributo, quello della giornalista e antropologa, per illuminare la realtà disumana di quotidianità e sopravvivenza degli immigrati afgani nella Repubblica Islamica dell’Iran. Circa 3 milioni di afgani, la maggior parte dei quali rifugiati privi di documenti, vivono attualmente in Iran. La deportazione forzata di immigrati afgani dall’Iran è aumentata dopo l’acquisizione del potere dei talebani ad agosto 2021.
La giornata prosegue, con “Guerre dimenticate”: la Nigeria del terrorismo. A partire dalle 11.30 un convegno sul decennale conflitto in Nigeria, dove i cittadini vivono nel terrore e nella violenza per mano delle attività terroristiche del gruppo islamista di Boko Haram (tradotto “l’educazione occidentale è proibita”). Questo gruppo estremista esercita il suo potere abusivo attraverso attentati suicidi nei mercati, nelle università e nei campi profughi, saccheggi nei villaggi e rapimenti di massa con l’obiettivo di istituire uno stato islamico nel nord della Nigeria. Le violenze in dieci anni hanno causato circa 32mila vittime. Nel corso dell’incontro, moderato da Antonella Napoli, giornalista e direttrice di Focus on Africa, Jean Leonard Touadì, analista congolese, advaisor della Fao, Robinson Ambrose, giornalista nigeriano, rifugiato in Germania, collaboratore di “Mad – Mirror African Diaspora” e Ami Kidadi di Vision Channel Africa.
Nel corso del focus i disegni in diretta del vignettista Stefano Disegni.
Successivamente, “Racconti dal fondo”: lo spazio della letteratura di “Imbavagliati”, all’interno del quale, alle 17.00, sarà presentato “Più forte della paura” di Antonella Napoli. Edito da All Around, il romanzo racconta del tragico fenomeno dei bambini soldato, focalizzandosi sulla storia di Suleya Auma, che è stata capace di reagire e ricostruire la propria esistenza. Una storia di speranza, rappresentata anche dall’impegno di chi lotta in prima linea per contrastare crimini così efferati. Come Luca Attanasio, l’ambasciatore italiano nella Rd Congo ucciso in un agguato il 22 febbraio 2021, al quale l’autrice, che lo conosceva bene, ha dedicato il volume che egli stesso ha contribuito a realizzare. A presentare il libro con l’autrice, il Console del Congo a Napoli, Angelo Melone, la giornalista di Repubblica, Ilaria Urbani e Marco Cesario, giornalista. Cesario presenterà il suo punto di vista sul più veloce riarmo su scala europea mai visto in oltre 70 anni. Il giornalista analizzerà i dati dell’Istituto Internazionale di Ricerca sulla Pace di Stoccolma che indicano che un aumento vertiginoso delle vendite di armi a livello mondiale tra il 2000 e il 2020.
In chiusura, l’“Aperitivo Antiracket”, un incontro dedicato ai temi dell’usura, del racket e dell’estorsione in collaborazione con la Fondazione Polis della Regione Campania per le vittime innocenti della criminalità e i beni confiscati.
Dopo aver affrontato i delicati temi dell’infanzia violata e della violenza di genere, in questa nuova edizione del Festival Internazionale di Giornalismo Civile “Imbavagliati”, la Fondazione Polis della Regione Campania promuove un incontro dedicato ai temi dell’usura, del racket e dell’estorsione. Interverranno il Presidente della Fondazione Pol.I.S., don Tonino Palmese, il Segretario, Enrico Tedesco, l’Assessore Regionale alla Sicurezza, Legalità e Immigrazione, Mario Morcone ed il commissario regionale antiracket e antiusura Santi Giuffrè insieme a Pasquale del Prete coordinatore regionale della FAI (Federazione Antiracket Italiana) e infine alcune delle vittime di questi fenomeni che con coraggio offriranno la loro preziosa testimonianza.
“Imbavagliati” è un format originale promosso promosso dal Comune di Napoli e dalla Fondazione Polis della Regione Campania per le vittime innocenti della criminalità e i beni confiscati, realizzato in collaborazione con la Federazione Nazionale della Stampa, l’Ordine Nazionale dei Giornalisti, l’UsigRai, il Sindacato Unitario Giornalisti della Campania, Articolo 21, l’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici, il Goethe-Institut Neapel, l’associazione “Macs -Mecenati per l’arte, per il cinema, per lo sport” e con il patrocinio della Regione Campania, di Amnesty International Italia, Unicef Italia /per ogni bambino, della Fondazione Banco di Napoli, della Fondazione Siani, del Consolato della Repubblica democratica del Congo per il Sud Italia e della Camera di Commercio di Napoli.