L’episodio è accaduto a Rozzano (Milano), preso di mira una giocatore di colore durante una partita. Il tecnico Trocchia se ne accorge al termine e decide di abbandonare il torneo. Il capitano gli scrive: “Grazie, è stato un esempio per tutti”
Rozzano (Milano) – Altri insulti razzisti. Ma anche un nuovo gesto eclatante per non far passare sotto silenzio l’accaduto. Campo di Rozzano, periferia di Milano spesso teatro di problematiche sociali. Si gioca una partita di calcio di un torneo categoria Esordienti. Qualcuno offende un ragazzino (13 anni) di colore del Pontisola, squadra bergamasca. A quel punto entra in scena l’allenatore Igor Trocchia che decide di ritirare la squadra dal torneo. Lo fa per difendere dagli insulti il talentuoso Yassine Sankara.
Prima di abbandonare il torneo, il tecnico si era consultato con il dirigente al seguito che aveva dato il suo assenso. Anche i genitori in tribuna hanno approvato il gesto. Era accaduto che un giocatore avversario aveva insultato Yassine (“negro di … “) e a fine gara lo stesso ragazzo avesse rifiutato di stringere la mano all’avversario. Trocchia ha indagato e una volta ricostruita la dinamica dell’accaduto ha deciso che ci voleva un gesto eclatante. Il Pontisola tra l’altro è un club rinomato in campo giovanile e gli organizzatori del torneo di Rozzano non l’hanno presa bene, come racconta L’Eco di Bergamo. Ma era necessario sottolineare la gravità di quell’episodio.
Il capitano del Pontisola, il giovane Francesco Berardelli ha poi scritto un messaggio per ringraziare l’allenatore: “Grazie a nome di tutta la squadra perché il tuo è stato un esempio per tutti, un esempio per la vita. Mi hai commosso e voglio ringraziarti”.