Dopo il ko in campionato contro il Napoli (1-0), la Juve di Andrea Pirlo prepara il match contro il Porto di mercoledì valido per l’andata degli ottavi di finale di Champions League. I bianconeri sfideranno la formazione di Conceicao prima in Portogallo, poi all’Allianz Stadium il 9 marzo. A pochi giorni dalla sfida, i due terzini brasiliani della Juve, Alex Sandro e Danilo, hanno rilasciato un’intervista al sito della Uefa. I due sembrano essere legati da un filo invisibile e oltre a condividere l’esperienza in bianconero e nella nazionale, hanno giocato insieme anche in un altro club: il Porto.
Alex Sandro e Danilo tra passato e presente
A proposito del loro rapporto fuori dal campo, l’ex Real Madrid e Manchester City rivela: “Io non credo nelle coincidenze. Penso che nella vita le cose accadano per una ragione e sono grato per la connessione che ho con Alex e la sua famiglia perché mi piace circondarmi di brave persone. Nel mondo del calcio ho molti amici, colleghi e conosco tante persone. Tuttavia, ho solo pochi amici stretti e veri, e Alex è uno di loro”. Un affetto enorme, ricambiato anche da Alex Sandro: “Non possiamo parlare della storia di Danilo senza parlare di Alex e non possiamo parlare della storia di Alex senza parlare di Danilo perché, per certi versi, abbiamo fatto lo stesso percorso. Ovviamente è bello giocare nello stesso club con un amico come Danilo, è bello allenarsi e giocare insieme perché è come stare in famiglia, e questo ci aiuta molto. Sono felice di questa amicizia che ho con lui e la sua famiglia”. La loro carriera calcistica li ha portati spesso a giocare dalla stessa parte: “In passato ho provato ad andare da qualche altra parte ma lui mi ha chiamato e mi ha detto ‘Vieni qui a giocare con me!’, e io gli ho risposto ‘va bene, d’accordo, arrivo'”. “La verità è che non può stare lontano da me per troppo tempo – scherza Alex Sandro -. Così gli ho detto: ‘Ok, amico mio, hai bisogno di qualcuno che si prenda cura di te. Vieni qui e ti aiuto io'”.
I ricordi al Porto e sulla sfida di Champions League
Dal 2012 al 2015 hanno militato insieme con la maglia del Porto. Riavvolgendo il nastro e tornando indietro Danilo commenta: “Ricordo tutto. E penso che sia lo stesso anche per Alex. Penso che quello al Porto sia stato un periodo in cui siamo davvero cresciuti molto sia come giocatori che come uomini. Abbiamo attraversato grandi cambiamenti nelle nostre vite, trasferendoci in un’altra nazione e affrontando dei cambiamenti personali. Abbiamo trascorso tanti pomeriggi e notti insieme durante gli allenamenti e i ritiri. La cosa divertente è che, ancora oggi, quando ci sediamo per parlare e discutere, parliamo ancora degli stessi argomenti”. Alex Sandro, poi, svela: “Sapete… anche durante i ritiri chiedeva di essere messo nella mia stessa camera”. Tornando al presente, e alla sfida di Champions tra Porto e Juve: “Penso che, innanzitutto, per cultura e tradizione, il Porto sia sempre una squadra difficile da affrontare in questo tipo di partite – ammette Danilo -. Quando giocavo lì, ricordo che io e i miei colleghi aspettavamo questo tipo di partite con trepidazione. Ci preparavamo in modo speciale per queste partite, quindi mi aspetto una grande sfida perché sono sicuro che Sérgio (Conceicao ndr) preparerà la squadra per vincere e per andare avanti nella competizione”. Alex Sandro, invece, parla di Jesus Corona: “È un giocatore di classe mondiale. Ma come ha detto Danilo, è la mentalità del Porto a fare la differenza. Quando eravamo lì, aspettavamo con ansia questi momenti, soprattutto in Champions League contro i grandi club. Il Porto in genere fa grandi prestazioni in casa contro i grandi club. Anche la Juve però conosce bene il Porto. Sono sicuro che non sarà facile, ma siamo pronti ad andare lì e fare una grande partita”.
Danilo e Alex Sandro sulla Juve e le richieste di Pirlo
A proposito della stagione bianconera Danilo sembra avere le idee chiare: “Penso sia stata positiva finora e guardiamo con ottimismo al futuro. Siamo in corsa in tutte le competizioni. Ci siamo qualificati come primi in un gruppo in cui c’era il Barcellona, il che non è un’impresa da poco. Abbiamo vinto 3-0 in trasferta e abbiamo fatto una grande prestazione”. Sulla stessa lunghezza d’onda anche Alex Sandro: “Al di là di tutto, penso che i giocatori siano molto cresciuti in quanto a fiducia, così come i tifosi. Tutti sono molto cresciuti dall’inizio della stagione. Ci sono stati tanti cambiamenti e tanti risultati anche negativi”. I due svelano alcuni retroscena durante gli allenamenti: ” Vi racconto un segreto – dice Danilo -. Spesso, lui ha la palla, sta avanzando e io gli dico: ‘Passala adesso!’, oppure: ‘Crossa ora!’, ma è vero anche il contrario. A volte gli dico di passarla o di non andare al massimo, ma a lui piace dribblare e andare sempre al 100%, e mi arrabbio un po’ con lui perché non mi dà tregua e non posso rifiatare durante l’allenamento”. “Sì, ma a volte contrattiamo – replica Alex Sandro -. “Ehi, fammi fare un cross!”, “Io faccio questo, tu fai il prossimo”, “Non venirmi dietro e io non ti vengo dietro”. Ultima battuta su Andrea Pirlo e il suo modo di lavorare, tra schieramenti tattici diversi e richiesta di duttilità. Danilo commenta: “Penso che questo sia il futuro del calcio. Non siamo molto lontani da questa svolta. Io sostengo sempre che il calcio sia molto più di semplici ruoli in campo. È il momento in cui finisci un movimento a determinare la tua posizione in campo. L’uso dello spazio e del tempo in campo è ciò che determina la tua posizione”.
Fonte tuttosport.com