Poter disporre di una tecnologia come la fusione nucleare che fino a pochi anni fa era pressoché irraggiungibile, rivoluzionerebbe e modernizzerebbe l’intera industria energetica, consentendo di avere energia quasi illimitata a costi veramente contenuti.
Da quando fu scoperta l’energia nucleare circa 70 anni fa, il concetto di fusione nucleare è rimasto solo una lontana e utopistica ipotesi, o almeno fino ad oggi.
Un’azienda chiamata TAE Technologies afferma che i suoi reattori potrebbero produrre energia su scala commerciale entro i prossimi dieci anni. Verrà utilizzata una nuova e rivoluzionaria tecnologia per produrre plasma stabile ad una temperatura di 50 milioni di gradi (cioè circa il doppio della temperatura del nucleo del sole).
In particolare, il CEO della TAE, Michl Binderbauer è convinto delle possibilità della sua azienda. La riuscita o meno di questa tecnologia, afferma, dipende in particolar modo dal saper controllare il comportamento del plasma e saperlo mantenere stabile a temperature elevatissime. Sostiene inoltre di avere le prove scientifiche per poterlo fare, dopo oltre 30 anni di ricerca e di sviluppo da parte di alcuni dei migliori scienziati del mondo. Il reattore progettato sarebbe infatti in grado di sostenere il plasma in ogni condizione e per un tempo indefinito. Questo vorrebbe avere a disposizione un reattore per la fusione che potrebbe funzionare, almeno in teoria, all’infinito producendo energia a basso costo.
Ovviamente i costi per finanziare un progetto del genere sono particolarmente elevati. In totale si stima che la TAE Technologies abbia avuto finanziamenti per circa 880 milioni di dollari per poter sviluppare questa tecnologia.
Esistono anche altri progetti in tutto il mondo che puntano a raggiungere la fusione nucleare in tempi brevi. Uno dei più famosi si chiama ITER e si trova in Francia. I tempi di realizzazione in questo caso sono più lunghi, infatti l’azienda afferma di poter costruire un reattore stabile, che mantenga il plasma ad elevate temperature, non prima del 2035. inoltre, anche dopo aver costruito un reattore, si pensa che ci vorranno almeno altri dieci anni per poter arrivare a produrre energia e poterla utilizzare su larga scala, sostituendo le altre fonti di approvvigionamento energetico come quelle derivanti dai combustibili fossili.
Nonostante la fusione nucleare non sia mai stata così vicina alla sua realizzazione, comporta ovviamente alcune sfide da risolvere. La prima difficoltà sarebbe quella di convincere l’opinione pubblica della sua validità e affidabilità. La maggior parte delle persone vede ancora nell’energia nucleare più aspetti negativi che positivi, e sicuramente accetterebbe difficilmente una transizione troppo netta verso una tecnologia così innovativa. Spesso le novità spaventano, ed in questo caso anche più del solito.
Le altre sfide da affrontare riguardano aspetti come costi e difficoltà tecniche nella realizzazione di una tecnologia così elaborata. Nonostante questo, e nonostante in passato queste sfide siano rimaste insuperate, molti scienziati ritengono che questa volta sia diverso, e che il progresso tecnologico sia arrivato ad un punto tale da poter arrivare a disporre di un reattore a fusione nucleare nei prossimi anni.