Roma 26 maggio. Un approfondimento online, con esperti del settore, dedicato ai professionisti che si occupano di attività di indagine e intelligence. Il webinar, promosso da Canon Italia, è in programma il prossimo 31 maggio 2023 alle ore 11.00 (iscrizioni, gratutite per i possserori di una fotocamera Canon EOS, disponibili a questo link https://www.canon.it/business/insights/webinars/) e consentirà di conoscere nel dettaglio l’utilizzo della tecnologia del software Digital Photo Professional, uno strumento che permette di condurre e concludere indagini, che richiedono il supporto e la raccolta di fotografie in modo più veloce ed efficiente. Digital Photo Professional di Canon è un software ad alte prestazioni per l’elaborazione, la visualizzazione e la modifica di immagini RAW per le fotocamere digitali EOS e i modelli PowerShot con funzionalità RAW. Con DPP è possibile eseguire in modo semplice l’editing e la stampa di base e avanzata di immagini RAW. Oltre alle classiche funzioni di editing, durante il webinar verranno affrontate specifiche funzionalità utili per l’elaborazione di immagini all’interno di un flusso di lavoro tipico della fotografia di intelligence, oltre che nuovi strumenti innovativi disponibili per l’elaborazione delle foto notturne.
“Canon – specifica il presidente della Fondazione Aidr, Mauro Nicastri – da anni attenta alle potenzialità del digitale, si distingue ancora una volta per il suo impegno nella promozione di eventi divulgativi rivolti non solo ai professionisti del settore, ma ad un platea più vasta, che abbraccia le scolaresche, le aziende, l’industria e i dipendenti della PA. In questa direzione si inserisce la partnership che abbiamo sviluppato nel programma europeo delle competenze, partito con successo già dal mese di febbraio, volto alla promozione della cultura digitale nel nostro Paese. Le tecnologie di Canon, saranno nuovamente di supporto nella missione archeologica guidata dal Consigliere Sergio Ferdinandi, direttore generale ministero Esteri, che partirà nelle prossime settimane in Armenia.”
Ufficio stampa Fondazione AIDR