BUENOS AIRES (ARGENTINA) – Continuano le indagini in Argentina sulla morte di Diego Armando Maradona ma, come riporta La Nacion, l’inchiesta sembra ad una svolta. Dalle prime conclusioni della Procura di San Isidro, infatti, emerge che “il paziente non era monitorato, non era sottoposto a continuo controllo medico come le sue condizioni avrebbero richiesto e non assumeva alcun farmaco per le sue patologie cardiache”. Questi risvolti molto importanti starebbero portando gli inquirenti ad avallare l’ipotesi dell’omicidio colposo: “Grave incuria da parte dei medici, nessuno si occupava del paziente”. L’inchiesta penale potrebbe essere a una svolta, con le posizioni del medico Leopoldo Luque e della psichiatra Agustina Cosachov che si complicano. Gran parte delle responsabilità sembrano puntare su Luque, che ha firmato la lettera di dimissioni nonostante Swiss Medical suggerisse di andare avanti con un trattamento psichiatrico, clinico e riabilitativo in una struttura ad hoc. Il giudice Diaz non ha, momentaneamente, richiesto l’arresto del medico perché “non si ravvisa un pericolo di fuga”.
Fonte tuttosport.com